Economia

>>>ANSA/Salari reali al palo da 30 anni, +32,5% nell'Ocse

Forza lavoro invecchia, aziende fanno fatica a trovare personale

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 DIC - Salari reali sostanzialmente al palo da trent'anni, forza lavoro in rapido invecchiamento e difficoltà delle aziende a trovare il personale necessario: sono alcune tra le principali criticità del mercato del lavoro italiano secondo l'Inapp che con il presidente, Sebastiano Fadda, ha presentato alla Camera il suo Rapporto annuale sostenendo l'utilità dell'introduzione del salario minimo legale visto che la struttura della contrattazione collettiva non è riuscita a far crescere nel nostro Paese le retribuzioni reali.
    Il dato è legato alla scarsa crescita della produttività ma anche al forte aumento dei prezzi che ha seguito la crisi economica innestata dalla pandemia che non è stato recuperato..
    Tra il 1991 e il 2022 i salari reali in Italia sono cresciuti solo dell'1% a fronte del 32,5% in media registrato nell'area Ocse. "Una prima criticità - spiega Fadda - è costituita dalla questione salariale. La distribuzione funzionale del reddito mostra una caduta crescente della quota dei salari sul Pil e una crescente quota dei profitti (sono rispettivamente del 40% e del 60%) che configurano un modello di crescita profit led. Nella letteratura economica - si evidenzia - vengono avanzati forti dubbi sulla tenuta di tale modello nel lungo periodo, mentre si attribuisce maggior solidità al modello wage led per via della crescita della domanda aggregata che è in grado di alimentare un sentiero di crescita sostenuta".
    "Non esistono ragioni né sul piano analitico né sul piano dell'evidenza empirica - spiega Fadda a proposito delle difficoltà della contrattazione collettiva nella salvaguardia delle retribuzioni - per escludere strumenti basati sull'imposizione di una soglia minima invalicabile".
    In Italia inoltre sta emergendo un altro fenomeno che, secondo l'Inapp, "deve preoccupare i responsabili della politica economica: si tratta del cosiddetto 'labour shortage', ossia della carenza di lavoratori. Si manifesta con la difficoltà dei datori di lavoro a coprire i posti vacanti". Un dato questo che è legato anche al forte invecchiamento della forza lavoro (e ai salari bassi che non spingono nel mercato del lavoro nuove quote di attuali inattivi) sulla scia dell'andamento demografico. Se nel 2002 ogni 1.000 persone che avevano un'età compresa tra 19 e 39 anni ce n'erano poco più di 900 aventi 40-64 anni, si legge - nel 2023 quest'ultimo valore ha superato le 1.400 unità.
    Le criticità sul mercato del lavoro ma anche sulla vita di chi si è ritirato sono evidenziate dalla Cgil che domani sarà in Piazza a Roma con i pensionati dello Spi per la manifestazione "Ci avete rotto le tasche". Nel mirino della manifestazione alla quale parteciperà il numero uno della Cgil, Maurizio Landini, c'è la manovra che "decide ancora una volta di fare cassa sui pensionati", (ANSA).
   

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