Economia

Sistema 'apri e chiudi' per evadere il fisco a Prato,13 indagati

Operazione GdF nel settore del pronto moda, anche un arresto

Redazione Ansa

(ANSA) - PRATO, 14 NOV - Un imprenditore in carcere, altri tre interdetti, quattro aziende sottoposte a sequestro preventivo. Così un'operazione della guardia di finanza di Prato ha smantellato nel pronto moda un sistema di aziende 'apri e chiudi' per l'evasione fiscale nel distretto tessile abbigliamento. In tutto sono 13 gli indagati (12 cinesi, un italiano) nell'inchiesta tra imprenditori e prestanome.
    L'ordinanza è stata emessa dal gip di Prato. Sequestrati anche un capannone e oltre 2,2 milioni di euro fra valori nei conti correnti, merce in magazzino, autovetture.
    I finanzieri, coordinati dalla procura di Prato, ipotizzano in capo ai 13 indagati, a vario titolo, i reati di dichiarazione fraudolenta con uso di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.
    Con il fenomeno "apri e chiudi", imprenditori 'di fatto' esercitano attività d'impresa in costante evasione d'imposta, attuando un notevole ricambio di prestanome. In carcere è andato un imprenditore cinese, titolare di aziende al Macrolotto di Prato che negli anni avrebbe attribuito fittiziamente ai prestanome sette ditte individuali, imprese dalla vita aziendale appositamente breve per eludere i controlli fiscali. Ognuna di tali imprese, trascorsi appena due-tre anni, cessava sistematicamente la propria attività a fronte dei primi debiti con l'Erario, spesso di importo rilevante.
    Chiudendole via via, l'imprenditore cinese si sarebbe fraudolentemente sottratto al pagamento delle imposte, il cui ammontare complessivo, comprese sanzioni ed interessi, corrisponde ad oltre 3.000.000 euro. Inoltre, anziché trasferire i soldi in Cina come di solito avviene, stavolta avrebbe reinvestito i profitti illeciti nel tessuto economico pratese acquistando , tra l'altro, un magazzino del valore di oltre 1 milione di euro.
    Le indagini hanno scoperto anche un articolato sistema di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti con cinque imprese coinvolte nel distretto industriale pratese. Tra gli indagati di questa parte dell'indagine c'è anche un italiano, fra i tre colpiti da misura cautelare interdittiva all'esercizio di ruoli di gestione di impresa. (ANSA).
   

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