Economia

Soumahoro: prefetto,incarichi rinnovati a coop?Seguita legge

'Karibu era fiore occhiello,poi cambiato approccio accoglienza'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 09 DIC - "Perché erano stati rinnovati gli incarichi alle coop Karibu e Aid? Il capitolato definiva in maniera chiara dal 2019 in poi quali fossero i limiti di carattere aritmetico, economico, per arrivare alla rescissione del rapporto. Quello che abbiamo dovuto fare è stato indicare i difetti più gravi riscontrati nelle ispezioni, dando però il tempo ai soggetti di riprendersi. Noi abbiamo sempre seguito i principi del capitolato e la legge". Lo ha detto il prefetto di Latina Maurizio Falco, intervistato dalla trasmissione 'Monitor' di Lazio Tv, in merito alla vicenda delle coop legate ai familiari del deputato Aboubakar Soumahoro. "Poi, nel giudizio complessivo - ha detto ancora - va considerato l'arrivo degli ucraini, la necessità di offrire posti. Le province devono organizzarsi. Noi, nel nostro atteggiamento equilibrato, dovevamo considerare anche la necessità di dare il nostro contributo anche senza creare una 'paura generale' di ogni collaborazione con lo Stato in questa forma di accoglienza.
    Altrimenti non saremmo stati in grado di fornire ciò che a livello centrale ci chiedevano come posti".
    Del resto, ha proseguito il prefetto, "la Karibu veniva considerata una sorta di fiore all'occhiello dell'accoglienza, perché nei primi tempi c'era il concetto di 'accoglienza più integrazione'. Ultimamente però c'è stata una predominanza della mera accoglienza, in attesa di capire quali linee di integrazione sono possibili in questo Paese. Poi c'è stata la pandemia, per cui per due anni non è stato possibile fare ispezioni, anche se noi le abbiamo fatte lo stesso. E poi la guerra, che ha reso tutto più difficile sotto il profilo economico. Io dico queste cose in chiave di lettura generale, non per fare giustificazionismi. La prima cosa che ha fatto questa Prefettura è stata la trasparenza - ha concluso - aprire le porte alla magistratura perché vedesse le nostre carte, e non interferire". (ANSA).
   

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