(ANSA) - ROMA, 02 OTT - Le Pmi italiane sono messe alle
strette dal caro energia: il 36% prevede di essere costretta ad
aumentare i prezzi finali dei propri prodotti e servizi per
riuscire a sostenere la stangata in arrivo, mentre il 26% pensa
di limitare gli orari di lavoro e di apertura, ad esempio
anticipando la chiusura per consumare meno energia. È quanto
emerge da un sondaggio condotto da SWG per Confesercenti su un
campione di imprese dell'artigianato, del turismo e del
commercio con 50 dipendenti o meno. Il 6% pensa addirittura ad
una sospensione dell'attività nel periodo di bassa stagione,
mentre il 18% dichiara di stare valutando una riduzione del
numero dei dipendenti. Il 13% si rivolgerà al credito,
approfittando dei finanziamenti garantiti introdotti dal Dl
Aiuti Ter per pagare 'a rate' gli importi richiesti. Infine c'è
un 12% che progetta di cambiare gli attuali macchinari ed
elettrodomestici con altri a maggiore efficienza energetica.
(ANSA).
Energia: emergenza Pmi, 36% alzerà prezzi,26% chiuderà prima
Sondaggio Confesercenti, il 18% valuta di ridurre i dipendenti