Economia

Elezioni: commercialisti a partiti, il fisco va semplificato

de Nuccio, serve piano straordinario pagamento debiti tributari

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 SET - Un sistema fiscale, quello italiano, che "risale agli inizi degli anni '70" e, "in mezzo secolo, questo assetto normativo è stato contornato da una miriade di provvedimenti, sovente estemporanei e basati su esigenze di gettito contingenti, o sulla volontà di agevolare alcuni comparti, spesso in conseguenza di promesse elettorali", perciò il complesso delle norme "è divenuto un ginepraio molto spesso inestricabile, foriero di contenzioso e di iniquità". A dirlo il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Elbano de Nuccio, che sta incontrando una rappresentanza di candidati alle elezioni di vari partiti (Emiliano Fenu del M5s, Maria Cecilia Guerra, sottosegretario all'Economia del Pd - per un'Italia democratica e progressista, Maurizio Leo, responsabile dipartimento Economia e finanze di FdI, Luigi Marattin, presidente della Commissione Finanze della Camera di Azione - Iv e Armando Siri della Lega), esponendo le proposte della categoria professionale in ambito tributario: ciò che serve, in sintesi, è "una sostanziale semplificazione normativa, la riorganizzazione dei codici tributari e del calendario fiscale", nonché "un piano di pagamento straordinario dei debiti di natura fiscale e contributiva". Riguardo a quest'ultima idea, per de Nuccio "la situazione in cui versano imprese, lavoratori e famiglie, sempre più in difficoltà nel far fronte ai propri debiti tributari e contributivi pregressi, ci impone di puntare a agevolare il pagamento di quanto dovuto". Lo Stato, dunque, dichiara il vertice dei commercialisti, "garantisca le banche e le altre Istituzioni finanziarie per finanziamenti finalizzati alla rateizzazione di tributi e contributi dovuti", che "avrebbero una durata non superiore a 15 anni, con la possibilità di avvalersi di un preammortamento fino a 36 mesi con copertura pari al massimo al 70% dell'importo finanziato", conclude il presidente. (ANSA).
   

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