Economia

Viabilità: Confindustria,timori per chiusura ponte su Tronto

Stop per lavori. "Rischio caos viabilità e altri disagi imprese"

Redazione Ansa

(ANSA) - ASCOLI PICENO, 08 AGO - Preoccupazione è stata espressa oggi dall'Associazione Industriali della provincia di Ascoli Piceno in vista della chiusura del ponte sul fiume Tronto in zona industriale che potrebbe determinare "rischio caos per la viabilità e ulteriori disagi alle imprese". Si tratta di un importante punto di collegamento fra la zona industriale di Ascoli all'altezza di Castel di lama-Ancarano con la superstrada Ascoli-Mare e quindi l'autostrada A14.
    Durante un incontro con l'assessore regionale Guido Castelli è emerso che il ponte sarà oggetto di chiusura già dalla seconda metà di agosto; si sta valutando se intervenire sul ponte, o meglio sui due ponte affiancati, quello in muratura più antico e quello in cemento armato più recente, con un finanziamento già disponibile di circa 5 milioni di euro per azioni di "risanamento", o se realizzarne uno nuovo ( 11 milioni). "Ci preme segnalare che la strategicità di quel collegamento viario non può essere decisa con un così breve termine e senza un confronto con i tanti privati che insistono sull'area" commenta il presidente degli Industriali Simone Ferraioli.
    "Ciò che maggiormente ci preoccupa, è capire innanzitutto se esistono valutazioni di impatto sulla viabilità della zona industriale, ove insistono anche numerose aree commerciali, e se sono mai stati inseriti dei sensori di traffico in grado di produrre dei modelli previsionali. Occorre mettere in campo - prosegue - azioni efficaci in grado di evitare imponenti code di veicoli, perché specialmente dal lato abruzzese, il pericolo è di avere code di mezzi pesanti sino al raccordo Ascoli-Mare e un inevitabile aumento del rischio di incidenti". Gli Industriali di Ascoli chiedono intanto "una proroga della chiusura almeno a settembre in quanto, "viste e considerate le chiusure estive, non si avrà modo di informare adeguatamente tutte le parti in causa e, per quanto riguarda la nostra associazione, circa 80 industrie che devono quotidianamente essere raggiunte da numerosi veicoli, privati e di trasporto merci". (ANSA).
   

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