Economia

Intesa Toscana-Confcommercio contro gioco azzardo patologico

Promozione formazione obbligatoria per addetti centri scommesse

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 08 AGO - Regolare il gioco legale, prevenire e contrastare il gioco d'azzardo patologico: sono i principali obiettivi dell'accordo di collaborazione firmato da Regione Toscana e Confcommercio Toscana. L'intesa, si spiega, prevede alcune azioni tra cui la promozione della formazione obbligatoria per i gestori e il personale dei centri scommesse e spazi per il gioco; il monitoraggio del fenomeno del gioco illegale. E ancora la collaborazione con Asl, Rete ascolto regionale, Servizi delle dipendenze ed enti locali, per quanto riguarda le attività di prevenzione del disturbo da gioco d'azzardo, la tutela delle categorie a rischio, informazione e comunicazione sui rischi del gioco d'azzardo patologico.
    Il presidente della Regione Eugenio Giani ha commentato che "da tempo, la Toscana è impegnata in azioni di contrasto a ogni tipo di dipendenza e quella del gioco d'azzardo sta diventando sempre più preoccupante coinvolgendo un numero crescente di persone di tutte le età". L'assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini ha poi ricordato "la recente approvazione da parte della giunta, della delibera relativa agli indirizzi per la realizzazione dei percorsi formativi obbligatori per i gestori di centri scommesse e di spazi per il gioco con vincita in denaro, nonché per il personale ivi operante".
    Il presidente di Confcommercio Toscana, Aldo Cursano, ha detto che "consapevolezza, monitoraggio e legalità sono le tre linee guida, che hanno ispirato l'intesa siglata con la Regione Toscana. Un'intesa che fa leva sulla formazione per preparare gli addetti del settore a riconoscere e gestire eventuali comportamenti di gioco patologici tra i loro clienti". Le rappresentanze di Fit (Federazione italiana tabaccai) e di Sts (Sindacato totoricevitori sportivi) sottolineano in una nota che "la professionalità e la preparazione degli operatori - sono alla base di una fruizione responsabile del gioco da parte dei consumatori". (ANSA).
   

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