Economia

Confesercenti, inflazione allarma, peserà su Pil

'Cresce poco potere d'acquisto mentre sale pressione fiscale'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 LUG - "La corsa senza freni dei prezzi sta indebolendo, in modo preoccupante, la capacità di spesa delle famiglie e spinge la pressione fiscale. A fronte di un reddito disponibile delle famiglie consumatrici aumentato del 2,6% nel primo trimestre 2022 rispetto al precedente - come certifica la stessa Istat - il potere d'acquisto, per effetto dell'aumento dell'inflazione, è cresciuto soltanto del + 0,3% sull'ultimo trimestre del 2021, mentre la pressione fiscale sale dello 0,5%, trainata dall'incremento dell'imposte indirette, a partire dall'IVA". Così Confesercenti in una nota.
    "Si tratta di segnali allarmanti che si stanno diffondendo, negli ultimi mesi, con rapida velocità e che inciderebbero, pesantemente, sulla crescita dell'economia in autunno, con riduzioni generalizzate di spesa che comporterebbero un crollo della domanda interna. Per questo il Governo deve agire con fermezza e tempestività, soprattutto a livello europeo, per frenare l'impennata delle tariffe energetiche, l'inflazione record e lo spettro di una pericolosa recessione per il continente ed il nostro Paese, insostenibile dopo oltre due anni di pandemia", conclude Confesercenti. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it