(ANSA) - PALERMO, 30 GIU - Sì è conclusa la missione
dell'Ocse a Palermo sull'attrattività della Sicilia nel nuovo
contesto globale post Covid. Soddisfazione al termine dei lavori
è stata espressa dalla delegazione dell'Organizzazione per la
cooperazione e lo sviluppo economico, guidata dalla direttrice
dell'unità Attrattività regionale e integrazione migranti,
Claire Charbit, che ha ringraziato la Regione per l'accoglienza
ricevuta. La due giorni ha riunito a Palazzo Orléans diversi
stakeholders e soggetti istituzionali.
Alla riunione di stamane, sulla promozione e
sull'attrattività del "brand" Sicilia, è intervenuto, tra gli
altri, il vicepresidente della Regione, Gaetano Armao, che ha
posto l'accento sulle infrastrutture digitali, sulle Zone
economiche speciali (Zes) e sull'importanza della legalità.
"Abbiamo davanti anni cruciali per accelerare la transizione
digitale - ha detto Armao -. Si è puntato
sull'infrastrutturazione e oggi siamo la prima grande regione
d'Italia per comuni digitalizzati, più di Lombardia, Veneto ed
Emilia Romagna. Ora bisogna migliorare le competenze digitali
dell'amministrazione. Per attrarre investimenti le Zes siciliane
sono state rafforzate sul piano fiscale. Un altro elemento
essenziale è quello della legalità, che è stata accresciuta, per
garantire sicurezza. Ringraziamo l'Ocse per l'attenzione rivolta
alla Sicilia".
L'iniziativa "Incontro Ocse - Regione Siciliana" è stata
anche l'occasione per mostrare alla delegazione parigina alcuni
siti strategici dell'Isola, tra cui i nuovi laboratori
dell'Ismett per la medicina di precisione. Un progetto da 16
milioni di euro, cofinanziato con le risorse regionali,
nazionali e comunitarie del Po Fesr Sicilia 2014-2020.
I lavori sono stati conclusi dagli interventi del direttore
del dipartimento regionale Programmazione, Federico Amedeo
Lasco, e del coordinatore del Nucleo di valutazione e verifica
degli investimenti pubblici, Domenico Spampinato. La Sicilia è
fra le quattro regioni italiane selezionate dall'Ocse per
individuare gli elementi di attrazione dei territori negli
ambiti infrastrutture, trasporti e logistica, banda larga,
ambiente, ricerca e sviluppo, innovazione, turismo e formazione
professionale. La due giorni conclusa oggi rientra in un
progetto internazionale che mette sotto la propria lente
d'ingrandimento sedici regioni in cinque Paesi europei (Italia,
Irlanda, Portogallo, Spagna e Svezia). Nella Penisola, le altre
regioni pilota sono la Liguria, le Marche e la Campania. (ANSA).