(ANSA) - PALERMO, 29 GIU - Ripensare l'attrattività regionale
nel nuovo contesto globale. È il tema attorno al quale ruota
l'iniziativa "Incontro Ocse - Regione siciliana" che si sta
svolgendo a Palazzo Orléans a Palermo. La Sicilia è, infatti,
fra le quattro regioni italiane selezionate dall'Ocse
(Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico),
per individuare gli elementi di attrazione dei territori negli
ambiti infrastrutture, trasporti e logistica, banda larga,
ambiente, ricerca e sviluppo, innovazione, turismo e formazione
professionale, dice la Regione siciliana. Oggi si sono svolte
nella Sala Alessi della Presidenza della Regione le prime due
tavole rotonde, che hanno posto l'accento sulla condizione di
insularità della Sicilia, l'internazionalizzazione delle
imprese, l'attuazione delle Zone economiche speciali (Zes) e
l'attrazione di investimenti, talenti e nuove competenze
nell'Isola. È intervenuto tra gli altri, l'assessore regionale
all'Energia, Daniela Baglieri, che ha illustrato i dati sulla
transizione energetica e le fonti rinnovabili, assieme agli
interventi per la trasformazione della Sicilia in una "valle
dell'idrogeno" e per l'attrazione di competenze trasversali
dall'area del Mediterraneo. L'obiettivo della missione Ocse
nell'Isola, guidata dalla direttrice Claire Charbit dell'unità
Attrattività regionale e integrazione migranti
dell'Organizzazione con sede a Parigi, è quello di apprendere le
principali sfide e opportunità per l'attrattività e
l'internazionalizzazione della Sicilia nel nuovo contesto
globale di crisi post Covid. In programma anche la visita in
alcuni siti strategici tra cui l'Ismett, con i suoi nuovi
laboratori per la medicina di precisione e il centro di
Biotecnologie e ricerca biomedica della fondazione Rimed in
corso di realizzazione a Carini. La due giorni, aperta dagli
interventi del direttore del Dipartimento regionale
Programmazione, Federico Amedeo Lasco e del coordinatore del
Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici,
Domenico Spampinato, continuerà con riunioni e workshop fino a
domani pomeriggio. Oltre alla delegazione Ocse e ai vertici
della Regione Siciliana partecipano ai lavori diversi
stakeholder e soggetti istituzionali, tra cui i nuovi commissari
delle Zes e i presidenti delle Autorità portuali dell'Isola.
L'iniziativa, realizzata con il sostegno delle risorse
nazionali, regionali e comunitarie del Po Fesr Sicilia
2014-2020, rientra in un progetto Ocse che mette sotto la
propria lente d'ingrandimento sedici regioni in cinque paesi
europei (Italia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Svezia). Nella
Penisola, le altre regioni pilota selezionate insieme alla
Sicilia, sono la Liguria, le Marche e la Campania. Le
informazioni raccolte dall'Ocse in Italia consentiranno la
realizzazione di uno studio sulla posizione internazionale delle
quattro regioni individuate nel mondo, conclude la Regione.
(ANSA).