Economia

Confindustria Romagna, 'più infrastrutture e formazione'

Taglio del nastro a Cesena del Romagna Business Matching

Redazione Ansa

(ANSA) - CESENA, 29 GIU - Fare rete tra le imprese per uscire prima dalla crisi. È questo lo spirito con cui è stato tagliato il nastro questa mattina a Cesena del Romagna Business Matching, l'iniziativa di networking e b2b di Confindustria Romagna alla fiera di Cesena con oltre 70 espositori e 40 incontri e workshop. L'evento anticipa l'assemblea generale dell'associazione dedicata al tema della transizione energetica che si svolgerà il 4 luglio al Teatro Alighieri di Ravenna alla presenza del presidente Carlo Bonomi e del governatore regionale Stefano Bonaccini.
    "La collaborazione e il rafforzamento delle relazioni è più che mai fondamentale in questo contesto storico ed economico, in cui le imprese devono affrontare complessità enormi, dal costo dell'energia alla carenza di materie prime, e al tempo stesso accelerare il percorso verso la transizione digitale e sostenibile", ha commentato Maurizio Marchesini, vicepresidente di Confindustria per le filiere e le medie imprese.
    "Continueremo a lavorare per unire le varie anime della Romagna, quartieri che hanno le proprie specificità e mettono in comune progetti, energie e idee per superare confini geografici e steccati politici", ha aggiunto il presidente degli industriali romagnoli, Roberto Bozzi.
    Il primo punto sostenuto dall'associazione per lo sviluppo economico del territorio è quello delle infrastrutture. Dal porto di Ravenna "le merci devono poi essere in grado di proseguire speditamente il proprio percorso, così come i flussi di persone, professionisti e turisti, devono poter contare su collegamenti più rapidi", si legge nel programma di Confindustria Romagna, che "da tempo richiama l'attenzione sull'urgenza di migliorare le infrastrutture. Due priorità: alta velocità ed E45". Altro nodo cruciale, la formazione. Gli industriali chiedono di "orientare maggiormente iscrizioni alle Lauree magistrali in Meccanica, Meccatronica, Informatica, oggi insufficienti per la crescita delle imprese romagnole, così come sviluppare ulteriormente gli Istituti Tecnici Superiori e le business school". (ANSA).
   

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