Economia

Confcooperative, Welfare a rischio per 5mln di persone (2)

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Inoltre in base all'ultima rilevazione Istat del 2021 in Italia il 44,2% delle persone di 65 anni e più con gravi difficoltà dichiara di non avere adeguati ausili o assistenza. Nel confronto con altri paesi europei, l'Italia si colloca poco sotto la media dei paesi Ue22 (47,2%). Peggio di noi Croazia (71,0%) Bulgaria (67,5%), Romania (61,6%). Fanno meglio paesi come la Lettonia (23,4%), i Paesi Bassi (24,5%), Cipro (30,4%) e l'Austria (32,4%). Anche per i servizi di prima infanzia, come rilevato dall'Istat, nonostante i segnali di miglioramento dal 25,5% dell'anno educativo 2018/2019 al 26,9% del 2019/2020, la percentuale di copertura dei posti rispetto ai residenti da 0 a 2 anni l'offerta si conferma ancora sotto il parametro Ue pari al 33% che rappresentava il target da raggiungere entro il 2010, stabilito nel 2002 in sede di Consiglio europeo di Barcellona, a sostegno della conciliazione vita - lavoro per la maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Permangono ampi divari territoriali: sia il Nord-est sia il Centro Italia consolidano la copertura sopra il target europeo (rispettivamente 34,5% e 35,3%); il Nord-ovest è sotto, ma non lontano dall'obiettivo (31,4%) mentre il Sud (14,5 %) e le Isole (15,7%), pur in miglioramento, risultano ancora distanti dal target. Il Sud migliora ma si conferma il divario territoriale: la spesa procapite per un bambino residente va da 149 euro l'anno in Calabria (solo il 3,1% dei bambini fruisce dell'offerta comunale), a 2481 euro nella provincia autonoma di Trento dove i servizi comunali accolgono il 30,4 dei bambini sotto i 3 anni. I numeri di Confcooperative Federsolidarietà evidenziano che il sistema di 6.100 cooperative sociali, imprese sociali e consorzi di Confcooperative Federsolidarietà ha garantito servizi essenziali, anche nei periodi di lockdown, non lasciando indietro nessuno. I lavoratori superano complessivamente le 245 mila unità (+ 16.240 occupati nell'ultimo quadriennio)", garantisce servizi di welfare a 5 milioni di cittadini, servizi all'infanzia a 180.000 famiglie, prestazioni sociali essenziali nel welfare in tutti i settori attraverso la gestione di centri diurni e strutture semiresidenziali, di strutture residenziali per disabili gravi e gravissimi, non autosufficienti, l'assistenza domiciliare e quella scolastica. Inoltre, negli ultimi anni sono molti i progetti di welfare innovativi dedicati al "Dopo di noi", all'housing sociale. Nelle cooperative sociali di inserimento lavorativo, infatti, gli occupati sono complessivamente oltre 65 mila, di cui oltre 18 mila svantaggiati (10.000 sono lavoratori con disabilità) e altri 12.000 sono lavoratori con situazioni di grave disagio sociale ed emarginazione. (ANSA).
   

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