Economia

Equo compenso: ProfessionItaliane, si vari senza modifiche

Ordini sul testo in Commissione Giustizia al Senato

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 18 MAG - Professionitaliane, l'associazione che raggruppa 23 Consigli nazionali ordinistici e circa 2 milioni di professionisti, in una lettera inviata oggi al presidente della Commissione Giustizia del Senato Andrea Ostellari, al relatore Emanuele Pellegrini e ai componenti dell'organismo di Palazzo Madama invoca l'approvazione definitiva del testo del disegno di legge sull'equo compenso ai professionisti, senza apportare ulteriori modifiche alla versione licenziata dalla Camera, ad ottobre. Pur ritenendo legittima la possibilità di apportare ulteriori modifiche al testo di legge di iniziativa parlamentare, Armando Zambrano e Marina Calderone, rispettivamente presidente e vicepresidente dell'Associazione, sottolineano, in una nota, l'urgenza di dare ai professionisti italiani un testo, atteso ormai da troppo tempo, che sia "organico e completo" sulla materia, per porre fine alle prestazioni professionali gratuite e imporre il rispetto dei principi dell'equo compenso ai committenti cosiddetti "forti". "Prioritaria e indispensabile - recita la missiva - l'approvazione definitiva del provvedimento nella stesura attuale senza modifiche" per non vanificare tutti gli sforzi fatti finora, che hanno richiesto un iter parlamentare lungo e complesso per arrivare oggi ad un testo di legge migliorato sotto numerosi aspetti: dall'aggiornamento dei parametri con cui individuare i compensi alla rideterminazione dei corrispettivi non corrisposti, dalla nullità delle clausole vessatorie all'impugnativa per le parti non conformi dei contratti d'opera. Ma anche la possibilità di avere chiarimenti sui tempi della prescrizione per responsabilità professionali con decorrenza dalla data della prestazione; prescrivere i compensi a partire dall'ultima prestazione eseguita, intraprendere un'azione di classe da parte degli Ordini, senza dimenticare la nascita di un Osservatorio nazionale sull'equo compenso". I professionisti "non possono permettersi di perdere questa irrinunciabile occasione", si chiude la nota, rimandando ulteriori miglioramenti del disegno di legge in sede di formulazione di altri provvedimenti legislativi da approvare entro la fine della Legislatura. (ANSA).
   

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