Economia

Lavoro: consulenti,+29% infortuni in itinere fra 2020 e 2021

Dossier, crescono incidenti, ma anche prevenzione tra occupati

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 APR - Dopo la diffusione del Covid-19, "la ripresa di molte attività in presenza ha determinato una crescita, tra 2020 e 2021, degli infortuni 'in itinere' (+29,2%)", quelli accaduti nel tragitto fra casa e luogo in cui si pratica il lavoro, "per un incremento complessivo di oltre 18.000 casi". Ed il settore produttivo "che ha visto crescere in modo esponenziale sia il numero di infortuni (+17,1% tra 2020 e 2021), sia i casi mortali (11,4%) è quello edile, comparto che ha registrato, grazie agli incentivi, un 'boom' occupazionale senza precedenti nel 2021, con 111.000 occupati in più rispetto al 2019". A metterlo nero su bianco è la Fondazione studi dei consulenti del lavoro, che ha realizzato un dossier che, oltre ad attingere ai dati di un'indagine interna alla categoria professionale, realizzata tra il 6 e il 12 aprile scorsi, si avvale dei dati dell'Inail relativi al periodo 2019-2021. Le denunce di incidenti mortali, si legge, "sono passate da 1.089 del 2019 a 1.221 del 2021, per un incremento di 132 casi, evento riconducibile - osservano i professionisti - al maggiore rischio di mortalità associato all'infortunio da Covid". I consulenti del lavoro ravvisano, però, una maggiore attenzione al tema dell sicurezza "nel maggior ricorso all'uso di dispositivi di prevenzione (62,7%) e nel complessivo aumento dell'igiene e della salubrità degli ambienti di lavoro per il 62,5% degli intervistati" fra i loro colleghi. (ANSA).
   

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