(ANSA) - VENEZIA, 26 NOV - L'83% delle pmi cerca profili
tecnici e 4.0 ma più della metà non li trova. Il passaparola
resta il canale più utilizzato. E' quanto emerge dal Market
Watch di Banca Ifis secondo cui il clima di incertezza scoraggia
solo il 10% delle imprese. Le persone restano al centro dei
piani di crescita e sviluppo delle pmi italiane. Anche nel pieno
della pandemia le pmi hanno cercato di attrarre persone e
sviluppare competenze per gestire la trasformazione digitale che
sta ridefinendo le tecniche produttive e le relazioni con i
clienti. Accanto ai profili tecnici, sono ambiti quelli digitali
e, in particolare, specializzati in tecnologie 4.0. Ai candidati
sono tuttavia richieste competenze trasversali come: saper
lavorare in team, essere flessibili, risolvere problemi. E il
divario tra domanda e offerta rimane ampio e per i profili
tecnici oltre la metà delle pmi oggi non riesce a trovare
personale. Il dato positivo è che il clima di incertezza
pandemico ha scoraggiato nello scouting solo il 10% delle Pmi.
In generale, il 59% delle pmi ha bisogno di nuove competenze
legate alle tecniche di produzione specifiche per il proprio
settore; il 28% di collaboratori in grado di gestire soluzioni
digitali; il 26% di profili amministrativi e il 24% di soggetti
specializzati nell'industria 4.0. Per l'8% sono servono risorse
esperte nell'area Smac (social, mobile, analytic, cloud). Nel
prossimo triennio, le figure esperte di tecniche produttive
rimarranno le più ricercate (42%), seguite da quelle che possono
contare su competenze digitali e 4.0 (entrambe al 39%). Molto
ricercate anche le cosiddette soft skill, ovvero quelle capacità
relazionali o di comunicazione in grado spesso di fare la
differenza all'interno di un gruppo, e che pesano in media per
quasi la metà (45%) nel profilo tipo ricercato dalle aziende.
(ANSA).
Pmi: l'83% cerca profili tecnici, ma metà non li trova
Emerge dal market watch di Banca Ifis