Economia

Start-up: Italiacamp, 50% ha impatto sociale nella mission

Smart mobility, healthcare, education e fintech i settori clou

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 09 NOV - Le startup italiane considerano l'impatto sociale come parte della propria mission. Emerge dall'indagine Italiacamp, impact organization italiana, su 302 startup italiane appartenenti a diversi settori, rispetto agli investimenti di impatto, cioè quegli investimenti che offrono l'opportunità di raggiungere contemporaneamente risultati sociali e ambientali, ottenendo anche ritorni dal punto di vista finanziario.
    L'82% della totalità delle startup intervistate sono regolarmente iscritte alla speciale sezione del Registro delle Imprese dedicata alle startup innovative. Solo il 10% del totale sviluppa attività per definizione sociali, mentre il 90% appartiene a settori eterogenei, che vanno dall'intelligenza artificiale alla smart mobility. Quanto a impatto sociale, emerge dallo studio, una startup su due è printa. Secondo l'indagine infatti, considerando il campione delle startup che non appartengono a settori sociali, quindi circa il 90% del totale intervistato, ne emerge che il 95% ha dichiarato di avere una buona consapevolezza delle questioni di impatto sociale, mentre il 40% ha considerato l'impatto intenzionalmente nelle loro mission e il 30% ha dichiarato di avere avuto a che fare con l'impatto indirettamente. Le aree di impatto in cui le startup hanno ritenuto di aver generato la maggior parte dei loro effetti sono: innovazione, salute e benessere, ambiente e sostenibilità.
    Lo studio, "Understanding the demand for impact investments: insights from the italian market", è parte del "Global Handbook of Impact Investing" e si basa sull'indagine svolta da Italiacamp e dall'Università Magna Graecia di Catanzaro su una platea di oltre 300 startup con un piccolo numero di dipendenti e un ricavo medio annuo, per la maggior parte di esse, inferiore a 500.000 euro. (ANSA).
   

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