Economia

Pmi: Aifi, fundraising tra le priorità

"Ridurre soglia minima fondi riservati, normare Pir alternativi"

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 26 OTT - Il fundraising, "necessario per incrementare le opportunità di investimento sulle pmi", è tra le priorità di intervento individuate dal consiglio direttivo di Aifi (Associazione Italiana del private equity, venture capital e private debt), che ha nominato le nuove commissioni, tra cui quella Tax & Legal, che vede a capo il presidente Innocenzo Cipolletta. "Se in Italia si replicasse quanto avvenuto in Francia, dove il mercato ha avuto un salto dimensionale nel 2004, quando un protocollo di intesa del ministero dell'Economia con le associazioni di categoria assicurative ha garantito una loro maggiore presenza nel private capital, si potrebbe avere una crescita degli investimenti nelle pmi" si legge in una nota.
    "Nel nostro Paese, tale best practice insieme a politiche su misure fiscali incentivanti, come un credito di imposta legato all'investimento in fondi alternativi - sostiene l'Aifi - potrebbero invertire la rotta sulla difficile fase della raccolta".
    "Un ruolo importante - prosegue l'associazione italiana di private equity - può averlo anche il risparmio del clientela privata "di fascia alta" e per questo l'Aifi chiede la riduzione della soglia minima d'investimento in fondi riservati, da 500 a 100mila euro. Ciò allineerebbe il nostro contesto normativo a quello degli altri Paesi europei". Un accento infine sui piani di risparmio a lungo termine: "L'emanazione delle norme di dettaglio sui Pir alternativi renderebbe più chiaro il quadro degli incentivi così come la proroga del credito di imposta introdotto a valere per il 2021". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it