Economia

Pmi: Nomisma, cambia ruolo banche per sviluppo business

Per 8 Pmi su 10 sì a banca fornitrice di servizi specialistici

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 GIU - Sostenibilità, integrazione tra strumenti digitali e attività manuali, istituti di credito sempre più partner nella fornitura di servizi specialistici ad alto valore aggiunto. Queste le direttrici verso le quali si evolve il mondo delle pmi, che sono state analizzate dalla ricerca "Sme Business Longevity", promossa da Crif e condotta da Nomisma. Negli ultimi 6-12 mesi 3,9 imprese su 10 hanno attivato fornitori per lo sviluppo del business. Al contempo, solo 2,3 imprese su 10 hanno promosso servizi di consulenza per l'export.
    In un'ottica di evoluzione del ruolo degli istituti di credito, 8 Pmi su 10 valutano positivamente la banca con cui si opera abitualmente come possibile fornitore di servizi specialistici.
    Nello specifico: selezione-partecipazione a bandi di gara pubblici su finanza agevolata (nel 36% dei casi), servizi informativi-consulenza per lo sviluppo commerciale/crescita del business (27%), soluzioni in ambito cybersecurity (17%), firma digitale (17%), servizi di marketing e di campagna commerciale (16%), consulenza per la valutazione e gestione del portafoglio fornitori (16).
    Quanto al rapporto tra pmi e strumenti digitali, per eseguire operazioni di gestione, 4 pmi su 10 non utilizzano alcuno strumento. Emerge comunque un quadro ibrido, in cui a strumenti digitali (1 su 2 usa Erp - Enterprise resource planning ovvero "pianificazione delle risorse d';impresa" - per il controllo dei saldi e dei movimenti di conto) si affiancano attività manuali per 4 su 10 per alcune attività di finanza-tesoreria. (ANSA).
   

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