Economia

Pmi: solo una su sei è a guida femminile

Survey Ufficio Studi di Banca Ifis con Format Research

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 MAR - Una su sei, pari al 16,1% del totale: sono le piccole e medie imprese guidate da una donna in Italia.
    La percentuale, tuttavia, cresce fino al 21% nelle aziende tra 20 e 49 addetti. Tra le mura delle società sotto i 50 dipendenti emerge anche un'altra evidenza: ben in un caso su tre le imprenditrici sono anche coloro che hanno dato vita all'azienda stessa. A dirlo è l'osservatorio Pulse PMI, con una survey realizzata dall'Ufficio Studi di Banca Ifis in collaborazione con Format Research, che ha coinvolto tra gennaio e febbraio 2021 un campione rappresentativo di oltre 600 imprese italiane.
    L'occupazione e il management.
    Più in generale, negli altri ruoli la parità è quasi raggiunta quando si tratta di funzioni impiegatizie, mentre le operaie sono il 22% del totale e tra i quadri solo il 14% è donna.
    Diverso il discorso per la dirigenza, dove complessivamente solo in un caso su cinque la posizione è ricoperta da una figura femminile. I settori dove più frequentemente le si incontrano sono la manifattura, le costruzioni e la moda. A questo proposito è tuttavia significativo il fatto che quando a capo dell'azienda vi sia un'imprenditrice, si assiste a una sorta di effetto moltiplicatore. In cifre: con la guida al femminile, le dirigenti donne arrivano al 59%, con la guida al maschile le donne ai vertici rimangono ferme al 12%. Ma, più in generale, la dinamica riguarda l'intera popolazione aziendale: se l'azienda è stata fondata ed è retta da un'imprenditrice, l'occupazione femminile è più alta rispetto al totale del campione e pervasiva.
    La presenza del top management al femminile è statica nel tempo.
    Stando al campione intervistato, dal 2015 al 2020, solo l'11% delle imprese ha aumentato la numerosità delle dirigenti donne in azienda. La percentuale tuttavia raddoppia ed è pari al 22% se si considerano solo le risposte delle imprese di medie dimensioni (oltre 50 addetti). Le prospettive nel prossimo biennio non migliorano: solo il 6% del totale imprese prevede infatti di assumere donne a livello apicale. La stima di nuove assunzioni al femminile in posizioni dirigenziali delle medie imprese invece raggiunge il 13%. (ANSA).
   

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