(ANSA) - ROMA, 10 MAG - Nel 2018 si è arrestato il calo dei
manager industriali in Italia. I dirigenti dell'industria sono
70.572, in linea con i dati del 2017 e poco al di sotto al
livelli dell'anno precedente. Ma, rispetto al 2011, ne mancano
ancora all'appello 5 mila, il 7%. E' l'analisi, a partire dai
dati Inps, presentata all'Assemblea nazionale di Federmanager.
Oltre un manager su tre ha più di 55 anni (il 37%), solo il
5% ne ha meno di 40. Il 72% è nell'Italia del Nord e in
particolare nel Nord Ovest che, da solo, conta più della metà
dei manager italiani (il 51%). Solo il 6% è al Sud e nelle
Isole. Sono poche le donne, anche se il divario sta diminuendo e
le dirigenti sono passate dall'11% dei manager nel 2011 al 14%
nel 2018.
Le imprese di medio-grande dimensione stanno acquisendo nuova
managerialità e il numero di manager nelle aziende con almeno un
dirigente è salitto dai 4,04 del 2011 ai 4,52 del 2018. Le
imprese di piccole dimensioni, invece, esprimono una domanda di
competenze manageriali ancora insufficiente rispetto al trend.
"L'impresa si deve managerializzare, se non vuole essere
estromessa dalla competizione globale", afferma il presidente di
Federmanager, Stefano Cuzzilla, dicendo che "non possiamo
accontentarci del dato 2018". "Stiamo perdendo giovani talenti
perché all'estero li trattano meglio. E stiamo sprecando le
capacità industriali di un'intera parte del paese - aggiunge il
presidente - il nostro Mezzogiorno, che non riesce ad essere
attrattivo, per i più giovani e per i più capaci". (ANSA).
Lavoro: in 2018 stop riduzione manager
Dati Federmanager.Cuzzilla, perdiamo giovani, talenti all'estero