Economia

Generali: salto di qualità welfare

Rotta la barriera dimensionale, è sempre più diffuso in Pmi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Dalla previdenza integrativa all'assistenza, dalla conciliazione vita-lavoro alla formazione.
    Le imprese italiane attive nel welfare sono raddoppiate in tre anni fino a diventare quasi una su due. Il 45,9% delle imprese, secondo il Welfare Index PMI 2019 di Generali Italia, hanno adottato liniziative in almeno quattro delle dodici aree del welfare aziendale. Nel 2016 erano il 25,5%.
    Ancor maggiore è la crescita delle imprese molto attive, quelle che hanno iniziative in almeno sei aree: sono quasi triplicate, passando dal 7,2% nel 2016 al 19,6% nel 2019. In particolare, poco meno della metà delle imprese italiane (45,7%) attua iniziative nell'area della salute e dell'assistenza e il 7,2% ha ampliato questo tipo di iniziative nell'ultimo anno. Le misure per la conciliazione famiglia-lavoro e le facilitazioni al lavoro sono praticate invece dal 59,2% delle imprese. E progetti per la formazione dei lavoratori e il sostegno alla mobilità sociale dei giovani sono presenti nel 43,9% dei casi. Quest'ultima è una delle aree su cui le imprese intendono investire di più in futuro: lo afferma il 42,6% del campione.
    Il Welfare Index Pmi, che vede la partecipazione di Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato e Confprofessioni, ha analizzato il livello di welfare in 4561 imprese italiane di tutti i settori e di dimensioni da meno di 10 fino a 1000 dipendenti, superando in tre anni 15.000 interviste. Dallo studio, presentato a Roma, emerge "un salto di qualità nelle imprese che hanno saputo dotarsi di politiche di welfare come progetto aziendale". Il welfare aziendale in questi anni è riuscito a "rompere la barriera dimensionale, diffondendosi anche nelle piccole e microimprese". Le imprese più grandi restano avvantaggiate, con una quota di imprese molto attive del 71%. Ma nelle imprese di piccola e media dimensione la crescita è stata particolarmente veloce, e in questi tre anni la quota delle molto attive è più che raddoppiata. Nelle microimprese (meno di 10 addetti): dal 6,8% nel 2017 all'attuale 12,2%. Nelle piccole imprese (10-50 addetti): dall'11% nel 2016 al 24,8% di oggi. Nelle medie imprese (51-250 addetti): dal 20,8% nel 2016 al 45,3% di oggi.(ANSA).
   

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