Economia

Commercio estero: export +4,5% a marzo

Istat, dati extra Ue. Surplus commerciale cala a +3.832 milioni

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 APR - A marzo 2018 aumentano le esportazioni italiane verso i paesi extra europei con una crescita del 4,5%, ma il saldo del primo trimestre resta negativo, con un calo del 3,4% rispetto al trimestre precedente.
    "L'ampia crescita congiunturale", spiega l'Istat, "segue tre mesi di continue flessioni". Rispetto a marzo 2017 l'export risulta in calo del -2,2% nei dati grezzi (-1% eliminando l'effetto prodotto dal diverso numero di giorni lavorativi).
    Per le importazioni a marzo c'è un aumento del 2,1% rispetto al mese precedente e rispetto all'anno precedente un calo del -0,5% (che diventa +0,9% dopo nei dati corretti per i giorni lavorativi). Nel primo trimestre le importazioni registrano una riduzione dello 0,7%.
    Il surplus commerciale è stimato pari a +3.832 milioni, in riduzione rispetto a +4.168 milioni di marzo 2017, mentre aumenta nell'interscambio di prodotti non energetici (da +7.049 di marzo 2017 a +7.195 milioni a marzo 2018).
    A marzo l'incremento congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue è esteso a tutti i raggruppamenti principali di industrie, con l'eccezione dei beni intermedi (-3,9% sul mese) e dell'energia (-2,8%). Dal lato dell'import, l'aumento congiunturale è più ampio per l'energia (+5%) e i beni di consumo durevoli (+3,8%), di intensità minore per i beni di consumo non durevoli e i beni strumentali (+1,4% entrambi). Tra i mercati di sbocco, mostra una flessione a marzo l'export verso i paesi Opec (-11,5% rispetto all'anno precedente), Russia (-11,1%) Svizzera (-4,2%) e i paesi Asean (-3,9%). Sono invece in aumento le vendite di beni verso i paesi Mercosur (+12,9%) e, in misura più contenuta, gli Stati Uniti (+1,6%). Nell'arco del trimestre, le flessioni più accentuate riguardano le esportazioni di beni di consumo non durevoli (-5,6%) e i beni strumentali (-5,2%). Le vendite dei beni intermedi sono invece in lieve aumento (+0,6%). Nello stesso periodo, le importazioni registrano riduzioni dei beni di consumo non durevoli del 5,5%, dei beni strumentali del 3% e in misura minore dai beni intermedi (-1,1%).(ANSA).
   

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