(ANSA) - ROMA, 13 MAR - Sono 5,7 milioni i lavoratori che
rischiano di alimentare le fila dei poveri in Italia entro il
2050. È quanto emerge dal focus Censis Confcooperative
"Millennials, lavoro povero e pensioni: quale futuro?" in cui si
spiega come il ritardo nell'ingresso nel mondo del lavoro, la
discontinuità contributiva e la debole dinamica retributiva di
molte attività lavorative rappresentano un pericoloso mix per il
futuro previdenziale e la tenuta sociale del paese.
"Queste condizioni hanno attivato una bomba sociale che va
disinnescata. Lavoro e povertà sono due emergenze sulle quali
chiediamo al futuro governo di impegnarsi con determinazione"
dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative
sottolineando che il Rei (reddito d'inclusione) "con un primo
stanziamento di 2,1 miliardi che arriverà a 2,7 miliardi nel
2020 fornirà delle prime risposte, ma dobbiamo recuperare 3
milioni di Neet e offrire condizioni di lavoro dignitoso ai 2,7
milioni di lavoratori poveri. Rischiamo di perdere un'intera
generazione".(ANSA).
Rischio 5,7 mln poveri nel 2050
Confcooperative, governo si impegni a disinnescare bomba sociale