Economia

Gros-Pietro, 'con euro digitale le criptovalute poco attrattive'

'E' uno degli impegni che stanno affrontando le istituzioni'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 31 LUG - "L'euro digitale, la central bank digital currency, come viene indicata dagli addetti ai lavori, è uno dei grandi impegni che stanno affrontando le istituzioni finanziarie pubbliche e private, in primis, in Europa, la Bce". Lo scrive il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, in un suo intervento su Login Corriere della Sera. "L'emissione di una moneta digitale è dettata dal cambiamento nelle abitudini dei consumatori. Questa moneta, per la quale andrebbe accelerato lo sviluppo, avrà corso legale, certezza giuridica e un valore stabile, regolato dalla quantità in circolazione. Per queste caratteristiche potrà far perdere forza virale e attrattività alle cosiddette criptovalute. Il 29 giugno scorso - aggiunge - è entrato in vigore il regolamento 1114 del Parlamento europeo relativo al mercato delle cripto-attività. L'illusione di un mercato finanziario senza intermediari, che superasse le istituzioni tradizionali spesso considerate 'matrigne' e poco trasparenti, è durata poco. Sono subentrati infatti altri intermediari, opachi negli obiettivi e nel modus operandi. Con il rischio concreto di vanificare gli investimenti dei piccoli risparmiatori, a volte ingenuamente inclini al guadagno facile e rapido. Bitcoin, la più famosa delle criptovalute, è governata da un algoritmo che produce un effetto di rarità per cui si ha l'impressione che il valore non possa che crescere". "Al pari - conclude Gros-Pietro - della digitalizzazione e della transizione ecologica, il fenomeno delle criptovalute è una delle sfide di questo secolo. Intesa Sanpaolo è ottimamente attrezzata per tutto". (ANSA). Leggi l'articolo completo su ANSA.it