Esselunga: la trasparenza nel bilancio di sostenibilità
Confermati impegni del piano al 2025. Aiuti all'Ucraina
(ANSA) - MILANO, 06 LUG - Esselunga ha raggiunto, con quattro
anni di anticipo, l'obiettivo di riduzione delle emissioni del
30%. E' uno dei risultati sul fonte della tutela dell'ambiente
del terzo bilancio di sostenibilità del gruppo della grande
distribuzione che ha confermato e rinnovato gli impegni del
Piano di Sostenibilità 2020-2025.
Sempre sul fronte ambientale il bilancio segnala l'installazione
di un nuovo impianto di trigenerazione ad alta efficienza presso
il Centro di Distribuzione di Biandrate, in grado di produrre in
modo combinato energia elettrica, termica e acqua refrigerata;
l'80% dei prodotti a marchio con packaging in materiale
riciclato, riciclabile o compostabile e la raccolta di 4 milioni
di bottiglie in PET per un totale di oltre 90 t di rifiuti
evitati.
Per tenere fede a un valore fondamentale, la trasparenza, nel
2021 Esselunga ha testato la tecnologia blockchain sul cacao,
materia prima presente in molti prodotti a marchio, per
garantirne la totale tracciabilità. Inoltre, nel corso
dell'anno, ha mantenuto la certificazione FSSC 22000 (Food
Safety System Certification) per tutti i suoi stabilimenti
produttivi e ha conseguito la certificazione anche per il
proprio centro di Distribuzione di Biandrate. Inoltre, ha
ottenuto la certificazione del biologico per le nuove
piattaforme e-commerce e il nuovo Centro di Distribuzione di
Chiari.
Esselunga ha inoltre confermato la volontà di sostenere i
fornitori italiani, valorizzando i produttori locali e
regionali, nonché le eccellenze e le tradizioni gastronomiche
del nostro Paese.
A testimonianza del suo impegno, oltre l'80% dei prodotti a
marchio risulta interamente prodotto in Italia. Nel corso del
2021 è stato redatto per la prima volta il Codice di Condotta
dei Fornitori che dovrà essere sottoscritto, entro la fine del
2022, da tutti i fornitori per garantire ai lavoratori
condizioni eque e operare nel pieno rispetto dell'ambiente,
della legalità e della trasparenza.
Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, Esselunga si è infine
attivata offrendo il proprio contributo alle comunità colpite
dal conflitto attraverso una raccolta fondi avviata in
collaborazione con Croce Rossa Italiana, che ha permesso di
raccogliere e distribuire 2,6 milioni di euro. Esselunga ha
inoltre donato derrate alimentari e articoli di prima necessità
per un totale di oltre 500.000 euro. (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it