Economia

Criptovalute: Savona, monete false, è il momento di decidere

Proteggere i più deboli. E' una scelta politica molto importante

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 03 GIU - "Su queste direi monete, e io aggiungerei immediatamente false perché non sono monete ufficiali, le aspettative sono tali che evidentemente le persone facoltose possono rischiare ma mi dispiace che c'entrino anche le persone non facoltose, talune addirittura povere, che affidano i propri risparmi, entrano in un settore nonostante gli avvertimenti, i warning che le autorità, non solo la Consob e Banca d'Italia, anche le autorità internazionali hanno ripetuto", avverte il presidente della Consob, Paolo Savona, tornando a parlare dal Festival dell'Economia di Trento - su Radio24 - delle criptovalute. "Quello che sta accadendo - sottolinea - è che non c'è ammonimento che fermi il comportamento di queste direi 'nuove valute' e quindi è giunto il momento di passare ad una decisione, un chiarimento sul fatto di qual è la moneta, se la moneta è solo pubblica o anche privata, se è lecito che si crei una moneta privata digitalizzata, e tutte le implicazioni di sistema che ciò comporta". "Non so come farà il notaio", dice Savona, rispondendo sul caso di un noto registra che intende vendere in bitcoin un appartamento di Milano. "Ci sono seri problemi legislativi, seri problemi economici", dice i Savona sottolineando che come presidente della Consob affronterà il tema in occasione dell'incontro annuale con il mercato finanziario, il 21 giugno. Oggi, dice, "parlo come professore di economia emerito, in questo modo ho un po' più le mani libere". Le criptovalute "sono serbatoi di risparmio ma non sono liberatori del debito": possono attrarre "ricchi e poveri, più intelligenti e meno intelligenti: il compito dello Stato è proteggere i più deboli. E' una scelta politica molto importante". Questo il nodo da affrontare: "Le banche centrali devono dirci che tipo di contabilità adotteranno". (ANSA). Leggi l'articolo completo su ANSA.it