>>>ANSA/Jack Dorsey lascia la guida, Twitter cala a Wall Street
Si dimette da Ceo, al suo posto Parag Agrawal
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(ANSA) - NEW YORK, 29 NOV - Rivoluzione ai vertici di
Twitter. Jack Dorsey lascia la guida della società che cinguetta
con effetto immediato e il suo posto è assunto da Parag Agrawal,
il chief technology officer dal 2017. L'avvicendamento a
sorpresa, almeno nei tempi, mette inizialmente le ali ai titoli
Twitter, che arrivano a guadagnare oltre il 10% per poi però
chiudere in calo del 2,78%.
"Ho deciso di lasciare Twitter perché ritengo che la società
è pronta ad andare avanti rispetto ai suoi fondatori", afferma
Dorsey precisando che è stato lui a decidere di dimettersi.
Dorsey ha co-fondato il social media nel 2006 e vi è stato alla
guida fino al 2008 per poi essere costretto a lasciare. Allora
fu spinto a fare un passo indietro da uno dei più importanti
membri del consiglio di amministrazione, Fred Wilson. Proprio
Wilson lo bollò come inadatto a guidare la società alla luce
delle sue abitudini, fra le quali quella di finire troppo presto
le sue giornate lavorative per andare a lezione di yoga. Dorsey
poi però si è ripreso il comando della sua creatura nel 2015 in
un rientro stile Steve Jobs ad Apple, ma con il compito
ulteriore di dare una direzione e una visione a una società che
stava finendo schiacciata dall'agguerrita concorrenza.
Sotto la guida di Dorsey Twitter si è trasformata,
abbandonando fra l'altro il suo tratto distintivo dei 140
caratteri, e i suoi titoli sono saliti dell'85% nonostante le
non poche difficoltà e le non poche pressioni per moderare e
controllare con maggiore efficacia il dibattito sulla
piattaforma. L'essere stata il social preferito di Donald Trump
ha regalato a Twitter da un lato notorietà, dall'altro molti
problemi che Dorsey ha affrontato in modo più deciso rispetto a
molte rivali: non solo ha vietato la piattaforma all'ex
presidente ma si è anche assunto davanti al Congresso parte
della responsabilità per l'organizzazione online che si è poi
tradotta nell'attacco al Congresso del 6 gennaio.
Durante gli anni a Twitter, Dorsey ha trovato il tempo di
fondare la piattaforma elettronica di pagamenti Square, della
quale è anche amministratore delegato. Square con una
capitalizzazione di mercato di quasi 100 miliardi di dollari
vale più del doppio dei 37 miliardi di Twitter. E alla
piattaforma di pagamenti Dorsey deve la maggior parte della sua
ricchezza - vale complessivamente 12,3 miliardi di dollari - e,
secondo molti dei suoi critici, anche la sua 'distrazione'. Lo
scorso anno l'azionista di Twitter Elliott Management ha tentato
di rimuoverlo puntando il dito sull'impossibilità di guidare due
società quotate e soprattutto sulla voglia di Dorsey di
trascorrere la maggior parte del suo tempo in Africa. Al termine
di uno scontro è stato raggiunto un accordo, in base al quale
Dorsey - che fra le sue passioni vanta anche le criptovalute -
poteva restare se era in grado di centrare difficili target di
performance.
Ora però Dorsey fa un passo indietro, sceglie Square e lascia
il timone di Twitter a Agrawal, che gode della sua "profonda
fiducia. E' il suo momento di guidare", dice Dorsey spiegando
che lascerà anche il consiglio di amministrazione di Twitter -
alla cui guida è stata nominato Bret Taylor, il chief operating
officer di Salesforce.com - alla scadenza del suo mandato nel
2022 proprio per dare a Agrawal lo spazio necessario come leader
senza interferenze o pressioni dal fondatore. Per Twitter si
apre così un nuovo capitolo, che vede Agrawal impegnato in prima
linea nel combattere l'agguerrita concorrenza di TikTok e
Snapchat e centrare gli obiettivi ambiziosi fissati dalla
società quest'anno, ovvero raddoppiare i ricavi annuali entro il
2023 e aumentare la sua base di utenti di circa il 20% ogni anno
per i prossimi tre anni (ANSA).
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