Economia

Assolavoro, contratto di somministrazione supera 'a termine'

Nuova occupazione entro 90 giorni per almeno due persone su tre

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 OTT - La somministrazione di lavoro a tempo determinato è la forma contrattuale che garantisce il tasso di occupabilità più alto, maggiore anche del contratto a termine alle dirette dipendenze dell'azienda: una nuova occupazione si concretizza entro 90 giorni per almeno due persone su tre. E' quanto emerge dalla ricerca "Il lavoro in somministrazione negli ultimi dieci anni" realizzata dall'Università Roma Tre e da LabChain (Centro interuniversitario di studi avanzati su innovazione tecnologica, blockchain e politiche del lavoro) e presentata nel corso di un evento organizzato da Assolavoro (l'Associazione nazionale delle Agenzie per il lavoro). "La probabilità di rioccupazione entro 30 giorni dei lavoratori in somministrazione è particolarmente elevata (il 55%) e quasi doppia rispetto a quella dei contratti a termine standard", che si attesta sul 29,4%. Il dato, viene sottolineato, è confermato anche con una analisi a distanza di 60 nonché di 90 giorni dalla scadenza contrattuale, quando la percentuale sale al 68,9%. "Tra le varie classi di età la probabilità di rientro dopo un contratto in somministrazione è sempre superiore di circa 20 punti percentuali rispetto ai contratti direttamente subordinati. Il divario è ancora maggiore (26 punti percentuali) tra i più giovani (15-24 anni)". Durante l'iniziativa è stato inoltre evidenziato come dopo la fase acuta della pandemia la curva dei lavoratori in somministrazione sia progressivamente risalita e abbia raggiunto e poi superato il numero di occupati pre-Covid. La media mensile di lavoratori tramite Agenzia, infatti, a luglio 2021 ha superato per la prima volta quota 500mila. Oltre 100mila lavoratori in somministrazione sono assunti a tempo indeterminato. (ANSA). Leggi l'articolo completo su ANSA.it