>>>ANSA/Bankitalia: Uif,criminalità punta a risorse Recovery
Dopo mascherine e prestiti Covid. Più segnalazioni riciclaggio
di Andrea D'Ortenzio
(ANSA) - ROMA, 24 GIU - Affari poco chiari di intermediazione
con il coinvolgimento di politici e altri soggetti per
assicurarsi mascherine e materiale sanitario, magari
contraffatto o gonfiato nei prezzi, nell'urgenza Covid,
accaparramento di prestiti garantiti o a fondo perduto destinati
alle imprese. La criminalità si è buttata nell'emergenza
pandemica nel 2020 come opportunità, visto il disseccarsi di
molti altri business ma ora, terminata la crisi, punta ai nuovi
interventi pubblici previsti dal Pnrr,
Il monito arriva dalla Uif, l'unità di informazioni
finanziaria presso la Banca d'Italia che riceve le segnalazioni
di operazioni sospette da banche, notai, commercialisti, poste
con un focus anche sul movimento eccessivo di contanti, i compro
oro e le criptovalute. Un flusso imponente sul quale scattano i
controlli per verificare se dietro quell'operazione vi sia
riciclaggio o finanziamento al terrorismo che porta, nel caso,
all'apertura dell'indagine della magistratura. E nel 2020, ha
spiegato alla presentazione del rapporto annuale, il direttore
della Uif Claudio Clemente, il focus sulle operazioni legate al
Covid ha portato a segnalazioni di oltre 2000 operazioni per 8,3
miliardi di euro.
Più in generale, sottolinea il rapporto, c'è stato un deciso
aumento, nel 2020 e nei primi mesi del 2021, delle segnalazioni
a quota 113.187, 7.400 in più rispetto al 2019 (+7%). L'aumento,
rileva Clemente, "è ascrivibile interamente a sospetti di
riciclaggio. Quelle di finanziamento del terrorismo sono
diminuite a 513 unità (-33,4%), anche a causa delle restrizioni
alla mobilità". Nei primi 5 mesi del 2021 la crescita si è
rafforzata, superando il 30%2.
Ma rischi di riciclaggio arrivano anche da altri fronti: i
'bancomat' privati, non di una banca, che sono installati da
società finanziarie nelle strade dei centri storici o in
esercizi commerciali particolarmente esposti. Da lì arrivano
flussi di contanti sospetti o di conversione di criptovalute.
Proprio sulle operazioni online di criptvalute peraltro la Uif
ha rafforzato i controlli che subiranno una ulteriore stretta
con il decreto ministeriale in arrivo. Sui contanti in generale,
Clemente sottolinea come in Italia ci sia un uso ancora molto
forte e spesso riconducibile ad attività di riciclaggio. Le
segnalazioni Uif (che riceve un alert quando si movimentano più
di 10mila euro al mese) ammontano a 215 miliardi di euro. Solo
il lockdwon duro di marzo e aprile ne ha fatto calare
l'utilizzo. (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it