Imprese: Assifact, alleanza fintech e factoring vincente
Arriva la prima mappa delle startup italiane
(ANSA) - MILANO, 23 OTT - Anche per il factoring è iniziata
l'era del fintech con l'utilizzo di strumenti come piattaforme
digitali, blockchain e analisi dei big data. "Il modello
vincente potrebbe nascere dalla cooperazione tra fintech, che
crea soluzioni digitali, e factoring, che offre un servizio più
completo e personalizzato in veste di partner strategico
dell'impresa", spiega il segretario generale di Assifact,
Alessandro Carretta, in occasione del workshop "Evoluzione e
prospettive del factoring nell'era del fintech", organizzato
dall'associazione che riunisce gli operatori del factoring e
dall'Osservatorio 'Supply Chain Finance' del Politecnico di
Milano, presso la UniCredit Town Hall, in collaborazione con
UniCredit Factoring.
per evitare disparità competitive - avverte Carretta - è
lecito attendersi uno statuto giuridico europeo che bilanci
innovazione tecnologica, governo dei rischi e concorrenza",
evitando che la tecnologia possa generare squilibri competitivi.
Il factoring in Italia oggi vale il 13% del Pil e a settembre ha
superato i 168 miliardi di euro di turnover (+6% annuo).
Assifact, insieme all'Osservatorio dell'ateneo milanese, ha
disegnato la prima mappa delle startup digitali protagoniste in
Italia di nuove iniziative legate alla cosiddetta 'invoice
finance', business che si sviluppa con la creazione di
piattaforme digitali attraverso le quali le aziende possono
smobilizzare i loro crediti commerciali cedendoli a investitori
professionali, e alla supply chain finance, che offre strumenti
e servizi finanziari per ottimizzare il capitale circolante e la
liquidità di tutti gli operatori coinvolti in una filiera
produttiva. La ricerca ha anche esaminato i business model delle
startup più rilevanti nel settore, fra cui: Credimi (Milano,
2015), Fifty Finance Beyond (Milano, 2016), FinDynamic (Milano,
2016) e modeFinance (Trieste, 2009).(ANSA).
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