Economia

Bankitalia: rinvio pareggio scelta motivata

Migliorano consumi, ma giù investimenti e pesa calo export

Veduta esterna della sede della Banca d'Italia, Palazzo Koch, a Roma in una foto d'archivio. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Redazione Ansa

"Secondo nostre valutazioni, nel terzo trimestre il Pil avrebbe segnato una nuova, lieve flessione". Lo scrive Bankitalia, spiegando che ha pesato la caduta degli investimenti e dell'export. Migliorano i consumi delle famiglie, ma il recupero della fiducia di famiglie e imprese "si è interrotto nell'estate".

Le scelte del governo di rinviare al 2017 il pareggio strutturale di bilancio "data l'eccezionale durata e profondità della recessione appaiono motivate". Lo scrive Bankitalia, secondo cui un riequilibrio più graduale "può aiutare a evitare una spirale recessiva della domanda".

La spinta delle esportazioni sull'economia italiana "potrebbe continuare ad affievolirsi", pertanto è essenziale "il recupero della domanda interna" e il riavvio degli investimenti pubblici e privati". Lo scrive Bankitalia nel bollettino economico.

Per la ripresa è essenziale il contributo delle politiche di bilancio "nel determinare, in tutta l'area dell'euro, condizioni macroeconomiche più favorevoli, attraverso lo sfruttamento dei margini di manovra delle politiche nazionali e azioni incisive a livello comunitario".

La spinta delle esportazioni sull'economia italiana "potrebbe continuare ad affievolirsi", pertanto è essenziale "il recupero della domanda interna" e il riavvio degli investimenti pubblici e privati". Lo scrive Bankitalia nel bollettino economico.

In Italia "resta elevato il rischio di un periodo prolungato di bassa inflazione", e le previsioni degli operatori indicano che nei prossimi anni i prezzi accelereranno "solo lentamente". Lo scrive Bankitalia nel bollettino economico. Secondo alcune analisi di Via Nazionale, le sorprese d'inflazione nell'Eurozona registrate nell'ultimo biennio "hanno contribuito a indurre anche un graduale ma continuo aggiustamento verso il basso dell'inflazione attesa su orizzonti progressivamente più lontani".

Dopo due anni di flessione, il numero di occupati in Italia è tornato a crescere nel secondo trimestre, e le informazioni preliminari relative a luglio e agosto indicano un assestamento sui livelli precedenti. Tuttavia "nonostante i modesti miglioramenti, le prospettive di ripresa dell'occupazione rimangono incerte". Lo scrive Bankitalia nel bollettino economico.

 

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