Economia

Coronavirus: Ismea,agroalimentare tiene settore anticiclico

Primo report sulle filiere, ma situazione è in evoluzione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 30 MAR - L'agroalimentare conferma le sue caratteristiche di anticiclicità anche in tempi di coronavirus. Ad eccezione della pesca e del florovivaismo, è un settore al momento sotto controllo in termini di tenuta e capacità di garantire l'approvvigionamento dei mercati. E' quanto emerge dal Report dell'Ismea realizzato all'indomani delle misure restrittive adottate dal governo in risposta all'epidemia, monitorando tutte le filiere agroalimentari. Se sul fronte dei consumatori c'è stata un'immediata reazione istintiva all'accaparramento di beni alimentari, spiega l'Ismea, sul fronte politico c'è la consapevolezza che il buon funzionamento della filiera e la capacità di assicurare l'approvvigionamento alimentare rappresentino un segnale importante dal punto di vista economico e sociale. Tuttavia, fa notare l'Ismea, la veloce evoluzione del contesto potrebbe mutare via via gli scenari. La progressiva chiusura del canale Horeca (ristorazione collettiva privata e pubblica) a livello nazionale e internazionale, ad esempio, ha sottratto uno sbocco importante per i prodotti di posizionamento alto e medio-alto, come vino e formaggi. Un vuoto che la sostituzione delle consegne a domicilio ha solo in minima parte compensato. Per quanto riguarda la distribuzione al dettaglio, pesa la perdita di peso dei mercati rionali, molti dei quali chiusi in assenza di strutture fisse e la chiusura dei centri commerciali e quindi del canale iper, spesso prevalente in questi contesti. Nelle imprese, denuncia l'Ismea, comincia a essere problematica la carenza di manodopera, a cui si aggiungono criticità a livello di logistica e trasporti. Inoltre la paventata chiusura delle frontiere di alcuni Paesi potrebbe causare problemi per l'approvvigionamento di materie prime da trasformare o di prodotti finiti per il quale l'Italia non è autosufficiente. (ANSA).
   

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