Economia

Alessandro Profumo

Il banchiere alla guida di Leonardo-Finmeccanica, una sfida nel settore dell'aerospaziale e della Difesa

Alessandro Profumo

Redazione Ansa

Banchiere da sempre, ora è a capo di Leonardo-Finmeccanica: ad Alessandro Profumo piacciono le sfide difficili e nel settore dell’aerospaziale e della Difesa ne deve affrontare diverse. Nato a Genova 60 anni fa, ha passato l’infanzia a Palermo dove il padre aveva aperto una piccola industria elettronica. Ma è milanese di formazione: studia al Liceo Classico Manzoni e poi l'Università Bocconi.

Nel settore del credito inizia prestissimo, al Banco Lariano, poi approda alla consulenza aziendale di McKinsey e alla Bain, poi passa al gruppo RAS. Nel 1994 è al Credito Italiano, un anno dopo la sua privatizzazione, come condirettore centrale, fino a diventarne amministratore delegato. Con la nascita di Unicredit (1998) assume la guida del colosso bancario e inizia la sua politica di acquisizione di altri istituti di credito fino alla fusione con il gruppo tedesco HVB, poi a quella con Capitalia. E’ a capo di uno dei più grandi gruppi bancari d'Europa, passato da 15.000 a oltre 162.000 dipendenti e presente in 23 Paesi. Nel 2010 lascia con una buonuscita di oltre 30 milioni, in parte devoluti in beneficenza.

Dal 2011 è maggiore azionista di Appeal Strategy & Finance e viene cooptato nel consiglio di sorveglianza della banca russa Sberbank e nel consiglio di amministrazione di Eni. Poi diventa presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena, che lascia nel luglio 2015. Poco dopo rileva l'intera partecipazione del fondo JC Flower in Equita Sim, entrando nel CdA e diventandone presidente. Nel marzo scorso il Tesoro lo propone come amministratore delegato di Leonardo (ex Finmeccanica) ed entra in carica in maggio.

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