Economia

Confindustria: quest'anno Pil piatto

Divario tra la ripresa Usa e il "buco nero" dell'Eurozona. Fmi: taglia stime pil Usa, +1,7% in 2014%

Confindustria: quest'anno pil piatto

Redazione Ansa

"Gli ultimi dati confermano le stime Csc di dinamica piatta del Pil nel 2014", "ora bisogna puntare al 2015, lavorando fin dalla metà di quest'anno. E' quanto scrive il Centro Studi Confindustria che sottolinea il divario tra la ripresa Usa e il "buco nero" dell'Eurozona dove i divari tra le performance tra i vari paesi sono sempre meno sostenibili.

L'economia globale, rileva il Centro studi di Confindustria, sta ritrovando slancio grazie agli Usa e ad alcuni mercati emergenti. Nell'Eurozona, invece, la ripresa appena partita è già in affanno ed in Italia non è nemmeno ancora cominciata. Èsempre più palese la contraddizione tra una BCE che fa tutto quel che può per contrastare la minaccia di deflazione e tutte le altre politiche che verso la deflazione spingono, sia come meccanismo di aggiustamento degli squilibri competitivi sia come conseguenza delle simultanee restrizioni dei bilanci pubblici. Più che la flessibilità, che è carente nella fase (cruciale per le aspettative) di impostazione delle misure correttive, manca la simmetria; il disordine nei conti c'è anche con un eccessivo surplus, come in Germania, negli scambi con l'estero (nei quali non c'è nessun campionato del mondo da vincere). L'Italia, dice Confindustria, era in crisi prima della crisi e continua a esserlo. Partendo da fermi l'impresa, di una ripresa nel 2015 è più difficile, ma non impossibile se si agisce in prima battuta sul credito, sulla competitività e sugli investimenti pubblici. E se si lavora con ancor più lena sui molti fronti delle riforme, per restituire fiducia alle famiglie e alle imprese.

Fmi: taglia stime pil Usa, +1,7% in 2014%. Il Fmi taglia le stime di crescita per gli Stati Uniti. Il pil americano crescera' nel 2014 di un ''deludente'' 1,7% a fronte del +2,8% stimato in aprile e poi rivisto al ribasso al 2% in giugno. La crescita per il 2015 del 3% e' confermata. Il tasso di disoccupazione si attesterà quest'anno al 6,4%, per poi scendere al 6,0% nel 2015.

Una politica monetaria accomodante negli Stati Uniti resta appropriata ed e' in linea con gli obiettivi della Fed di massima occupazione e stabilita' dei prezzi. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), sottolineando che i tassi possono restare a zero piu' a lungo del previsto se le aspettative di inflazione restano ancorate. Il Fmi invita la Fed a monitorare gli sviluppi sui salari e a restare cosciente dei rischi alla stabilita' finanziaria.

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