Economia

Giorgetti: "Crediti in 10 anni". Ance-Abi, no a norme retroattive, serve certezza

Il ministro dopo i lavori della commissione finanze al Senato

Redazione Ansa

Arriva l'obbligo di spalmare i crediti del Superbonus a 10 anni. Lo ha indicato il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti dopo aver partecipato ai lavori della commissione Finanze del Senato sul decreto Superbonus. A chi gli chiedeva della possibilità di spalmare i crediti su 10 anni anziché su 4-5, il ministro ha detto che "non sarà una possibilità ma un obbligo".

Immediata la reazione di Abi e Ance.  "In questa fase complessa è importante dare certezze e rafforzare la fiducia. Interventi retroattivi sul Superbonus minerebbero la fiducia di famiglie, imprese e investitori", dichiarano in una nota il direttore generale dell'Ance Massimiliano Musmeci e il vice direttore generale vicario dell'Abi, Gianfranco Torriero. Inoltre, ricordano che lo "stesso ministro dell'Economia, infatti, ha più volte indicato che non ci sarà il ricorso a interventi retroattivi". 

"Gli emendamenti parlamentari, come avvenuto in passato, di ampliamento delle deroghe non saranno presi in considerazione" ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti dopo aver partecipato ai lavori della commissione Finanze del Senato sul decreto Superbonus. 

 "Leggiamo delle dichiarazioni, ma aspettiamo di vedere il testo. Come ha anche detto il ministro Giorgetti nessun provvedimento può essere retroattivo. Escludiamo che ci sia una retroattività, altrimenti avrebbe un impatto fortissimo su imprese, banche e cittadini". Così la presidente dell'Ance Federica Brancaccio, interpellata dall'ANSA. Già nei giorni scorsi, ricorda Brancaccio, le associazioni datoriali avevano espresso preoccupazione in una missiva al ministro, parlando di un "impatto devastante".

 "Grazie agli antichi romani, che hanno insegnato al mondo il diritto, ci sono i diritti acquisiti, c'è la Costituzione, c'è un principio che se uno ha cominciato il lavoro nel 2021 ha diritto di finirlo nel 2023 e presentarlo in fattura nel 2023. Cosa abbastanza banale che dovrebbe essere di facile intellegibilità per chiunque". Così il ministro dell'Economia Giorgetti ha risposto a chi gli chiedeva se pensasse ci fosse una sua ipotetica responsabilità sui costi del Superbonus. "E' evidente che quando noi siamo intervenuti fortunatamente a porre una diga, la valanga era già partita", ha aggiunto facendo l'esempio del Vajont. 
   

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