Economia

Occupazione donne, Italia ultima Ue, 1 su 5 esce dopo parto

Dossier Camera, gap retributivo complessivo del 43%

Redazione Ansa

Fanalino di coda in Europa per tasso di occupazione femminile e con un forte divario nel rapporto tra popolazione maschile e femminile nel mondo del lavoro, cui si aggiunge un "accentuato" gap retributivo e del tipo di lavoro svolto. Inoltre, una donna su 5 esce dal mercato del lavoro a seguito della maternità. Sono alcuni dei profili critici che caratterizzano l'Italia sul fronte dell'occupazione femminile: ad evidenziarli è un dossier del Servizio studi della Camera, che fa il punto anche sulle strategie a livello nazionale e sovranazionale per accrescere la parità di genere nel mondo del lavoro.
    In Italia il tasso di occupazione femminile "risulta essere - secondo dati relativi al IV trimestre 2022 - quello più basso tra gli Stati dell'Ue, essendo di circa 14 punti percentuali al di sotto della media Ue: il tasso di occupazione delle donne di età compresa tra i 20 e i 64 anni è stato, infatti, pari al 55%, mentre il tasso di occupazione medio Ue è stato pari al 69,3%", si evidenzia nello studio.
    Guardando poi alla situazione nazionale, "si registra un divario anche nel rapporto tra la popolazione maschile e quella femminile nel mondo del lavoro: le donne occupate, infatti, sono circa 9,5 milioni, laddove i maschi occupati sono circa 13 milioni". Per quanto concerne la differenza di retribuzione, secondo gli ultimi dati Eurostat, "il gap retributivo medio (ossia la differenza nella retribuzione oraria lorda tra uomini e donne) è pari al 5% (al di sotto della media europea che è del 13%), mentre quello complessivo (ossia la differenza tra il salario annuale medio percepito da donne e uomini) è pari al 43% (al di sopra della media europea, che è invece pari al 36,2%)".
   

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