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Fatturato dell'industria a luglio -0,4%, -1,6% annuo

In crescita sul mercato estero, male su quello interno

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Redazione Ansa

Cala il fatturato dell'industria a luglio. L'Istat stima che, al netto dei fattori stagionali, diminuisca dello 0,4% su base mensile, risultato di una crescita sul mercato estero (+1,4%) e una flessione su quello interno (-1,3%). Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato scende su base annua dell'1,6%, sintesi di una diminuzione del 2,6% sul mercato interno e di un incremento dello 0,1% su quello estero. I giorni lavorativi sono stati 21 come a luglio 2022. Rispetto al mese precedente, il calo arriva dopo due mesi di crescita. Su base annua è il quarto consecutivo. 

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a luglio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento mensile per i beni strumentali (+0,8%) e per l'energia (+3,0%), mentre si rileva un calo per i beni di consumo (-1,1%) e per i beni intermedi (-1,2%). Su base annua, prosegue l'Istat, si registrano marcati incrementi per i beni strumentali (+13,3%) e per i beni di consumo (+3,7%), mentre risultano in calo i beni intermedi (-10,3%) e l'energia (-26,6%). Per quanto riguarda il comparto manufatturiero, i settori che mostrano gli incrementi tendenziali più consistenti sono i mezzi di trasporto (+37,4%) e le industrie alimentari, delle bevande e del tabacco (+5,0%), mentre le maggiori flessioni si riscontrano nel settore del coke e dei prodotti petroliferi raffinati (-26,7%) e nella chimica (-20,0%). Infine, considerando il volume del fatturato del settore manifatturiero, a luglio si registra una diminuzione sia su base mensile (-0,9%) sia su base annua (-1,6%, -1,9% in valore).

 


   

Prezzi della benzina a settembre +13,9% annuo

A settembre i prezzi della benzina registrano un incremento del 13,9% su base annua (da +6,2% di agosto) e del 2,1% rispetto al mese precedente; in salita anche il gasolio per i mezzi di trasporto (da +0,6% a +3,5%; +4,2% il mensile). E' quanto indica un approfondimento dell'Istat sui prezzi al consumo, rispetto all'andamento degli energetici non regolamentati che tornano in accelerazione, incidendo sull'inflazione. Gli effetti sono stati solo in parte compensati dall'accentuazione della dinamica in flessione dei prezzi di energia elettrica mercato libero (da -8,1% a -8,7%; -0,4% rispetto al mese precedente), del gas di città e gas naturale mercato libero (da -3,6% a -5,6%; -0,9% su agosto) e di altri carburanti (da -19,1% a -23,1%; +0,7% sul mese).

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