Economia

Confartigianato: 'Pronti a nuovo patto di fiducia Stato-imprese'

Ora riforma fisco. Bene la manovra ma può non essere sufficiente

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 NOV - "Siamo qui per offrire la nostra forza di costruttori di futuro, confidando in un nuovo patto di fiducia tra Stato e imprese, per lo sviluppo economico e sociale del Paese". All'Assemblea di Confartigianato il presidente, Marco Granelli, conclude così la sua relazione rivolgendosi direttamente alla premier Giorgia Meloni. Tocca tutte 'le sfide' per le pmi, come con la richiesta di "ridurre la pressione fiscale", aprire un "tavolo per la riforma del fisco". Sulla manovra: bene "mantenere un intervento espansivo" ma "lo spazio di manovra che si delinea potrebbe, però, non essere sufficiente per affrontare le sfide che il contesto pone". C'è oggi l'allarme energia e c'è "un problema di costo del lavoro e di necessità di intervenire sulla riduzione del cuneo fiscale e contributivo che nel 2021 è pari al 46,5%, di 11,9 punti superiore alla media dei Paesi avanzati".
    Confartigianato rafforza con i dati le preoccupazioni delle imprese e le proposte al Governo presentando all'assemblea il rapporto 'Imprese nell'età del chilowatt-oro' che "fotografa un habitat poco favorevole" per le imprese: "Quest'anno il caro-energia costa alle piccole imprese 23,9 miliardi in più rispetto al 2021. I rincari pesano con 18 miliardi di maggiori costi per l'elettricità e con 5,9 miliardi per il gas". Ed "alla batosta del caro-bollette si aggiunge il peso della pressione fiscale: il prossimo anno cittadini e imprenditori italiani pagheranno 42,2 miliardi di maggiori tasse rispetto alla media dell'Eurozona, pari a 711 euro pro capite". Sulla competitività pesa anche un cuneo fiscale "al 46,5%, 11,9 punti in più rispetto alla media dei Paesi avanzati". (ANSA).
   

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