Economia

Ambiente: Cdp, strategia per rischio idrogeologico e acqua

Le linee guide settoriali sulla tutela del territorio

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 18 NOV - La Cassa depositi e prestiti indica come priorità affrontare le criticità che caratterizzano storicamente il Paese nella tutela del territorio, dal consumo del suolo al dissesto idrogeologico, e nella tutela delle risorse naturali e, in particolare, della risorsa idrica. Questa vede perdite molto elevate: il 41% dell'acqua immessa nelle reti italiane viene dispersa (il doppio rispetto alla quota della Francia e 7 volte maggiore rispetto a quella della Germania).
    Le linee guida settoriali 'Salvaguardia del territorio e della risorsa idrica' tracciano la strategia in questo campo e segnalano che, negli ultimi undici anni, gli eventi meteorologici estremi legati all'acqua in Italia sono cresciuti con un tasso medio annuo del 25%. Le due aree di intervento prioritario individuate sono la tutela del territorio, con misure per la mitigazione del rischio idrogeologico, il rimboschimento e l'inverdimento di aree urbane e il potenziamento di sistemi di agricoltura sostenibile e rigenerativa, e la promozione di una gestione più efficiente e sostenibile del settore idrico. In questo secondo campo, gli interventi devono privilegiare l'ammodernamento e il potenziamento delle infrastrutture, incoraggiare un maggior ricorso al riuso delle acque reflue e sostenere la realizzazione di misure di efficientamento nel settore agricolo.
    L'Italia ha del resto gap da colmare a partire dal consumo del suolo, con una quota di territorio a copertura artificiale irreversibile che ammonta al 7,1% della superficie nazionale (contro una media Ue del 4,2% ). Sconta poi carenza di investimenti per la prevenzione del dissesto idrogeologico e nella dotazione di verde urbano, modelli poco sostenibili di sfruttamento e consumo della risorsa idrica e infrastrutture idriche vetuste e poco efficienti. Al tempo stesso il paese può contare su punti di forza come la superficie agricola adibita a colture biologiche superiore alla media europea, un'ampia disponibilità di risorse idriche rinnovabili, un buon livello di competenze tecnologiche e un'elevata qualità dell'acqua in rete. (ANSA).
   

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