Economia

I navigator in presidio al Ministero del lavoro

1500 sono rimasti senza contratto il 31 ottobre

Redazione Ansa

Chiedono una soluzione strutturale e il "riconoscimento dell'esperienza professionale" dei circa 1500 navigator rimasti senza contratto dal 31 ottobre. Per questo Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp hanno convocato un presidio davanti alla sede del ministero del Lavoro, in via Molise, accompagnato dallo striscione "Assunti per merito…cacciati per politica". Un'iniziativa mantenuta nonostante ieri sia arrivata la notizia di un incontro, iniziato alle 12, con il capo di gabinetto della Ministra del Lavoro, Maria Calderone.

Sono circa un centinaio i manifestanti presenti, arrivati da diverse parti d'Italia. "Sulla nostra pelle non si può costruire una diatriba politica. - hanno dichiarato - E non siamo fannulloni, né noi né chi percepisce il reddito di cittadinanza. Non vogliamo la proroga, ma un futuro dignitoso: vogliamo solo lavorare. Il nostro obiettivo oggi è di ottenere una risposta definitiva. Basta proroghe - dicono - Il progetto navigator "era ed è un progetto valido. Ciò che non è valido è il paese in cui viviamo".

Dopo tante richieste, "verremo ricevuti, ci auguriamo risposte su come organizzare il lavoro di queste persone", ha detto il Segretario nazionale uil temp, Gianvincenzo Benito Petrassi sull'incontro al Ministero. Il presidio, spiega, serve per "spiegare ai lavoratori cosa sta succedendo. Finito l'incontro scenderemo e decideremo insieme cosa fare. Viviamo - ha aggiunto - un paradosso. Tutti siamo consapevoli che i centri per l'impiego sono sotto organico, nonostante ciò mandano a casa questi lavoratori solo per un posizionamento politico. A noi non interessa che si chiamino navigator, sono professionisti indispensabili per mettere in campo le politiche attive che qualsiasi governo deve portare avanti".

"Chiediamo risposta alle istanze che presentiamo da tempo" ha spiegato anche la segretaria nazionale Nidil Cgil, Silvia Simoncini. Dall'incontro, "speriamo di trovare la volontà politica di trovare una soluzione", che vada anche oltre il sistema di proroghe. "Vogliamo che ci sia una vera assunzione di responsabilità da parte del governo tutto, un'attenzione a dialogare. Si può trovare una soluzione strutturale all'interno del sistema di politiche attive", ha detto anche il segretario nazionale Felsa Cisl Luca Barilà.

"Quando si parla di lavoro la discussione verte su come trovare posti di lavoro ai navigator: ora sono meno di 1.000 perchè nel frattempo sono stati assunti per concorso pubblico. E noi dobbiamo trovare un impiego pubblico a chi era stato assunto per trovare lavoro a chi non lo aveva. Sembra una barzelletta ma è la realtà: un fallimento a spese di imprese e famiglie perchè alla fine paghiamo sempre noi con le nostre tasse. - ha commentato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi durante l'assemblea di Confindustria Bari e Bat - Noi abbiamo dove si pagano meno tasse sulle rendite finanziarie rispetto a quelle che pagano chi crea lavoro. E invece la migliore distribuzione della ricchezza è creare posti di lavoro e noi chiediamo solo questo: fateci lavorare e fateci creare posti di lavoro".

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