Economia

Crac della Banca Popolare di Vicenza, quasi dimezzata la pena a Zonin in appello

Tre anni e 11 mesi, in primo grado aveva avuto 6 anni e 6 mesi

Gianni Zonin in una immagine di archivio

Redazione Ansa

 La Corte d''Appello di Venezia ha confermato la condanna di Gianni Zonin per il crac della Banca Popolare di Vicenza, ma ha accordato al banchiere un grosso sconto di pena: 3 anni e 11 mesi la sentenza (la Procura generale aveva chiesto 5 anni e 10 mesi), contro i 6 anni e 6 mesi inflitti nel primo grado. La sentenza è stata letta nell'aula bunker di Mestre dal presidente Francesco Giuliano.

Stessa condanna, 3 anni e 11 mesi, per l'ex dg Andrea Piazzetta, così come per l'ex consigliere Massimiliano Pellegrini, 3 anni e 4 mesi per l'altro ex dg Paolo Marin, 2 anni e 7 mesi per l'altro ex dg Emanuele Giustini. 

Confermata solo l'assoluzione per l'ex consigliere di amministrazione Giuseppe Zigliotto, con il rigetto dell'appello proposto dalla Procura di Vicenza. La sentenza ha revocato inoltre la confisca per equivalente disposta nei confronti degli imputati, per l'importo di 963 milioni di euro.

L'ex presidente della Popolare Vicentina, Zonin, non era in aula al momento della lettura della sentenza, dopo aver assistito stamane alla repliche delle parti civili e delle difese.

La camera di consiglio è durata circa 10 ore. Si chiude, dopo oltre venti udienze nell'aula bunker di Mestre, il processo d'appello per il default dell'istituto vicentino, inchiesta simbolo del triste periodo delle 'popolari venete'. L'Appello ha riformato la sentenza di primo grado del 15 dicembre 2020 del tribunale di Vicenza, quasi dimezzando le pene per tutti gli imputati. 

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