Economia

H&M: profitti crollano dell'86%, pesa il ritiro dalla Russia

L'azienda taglierà i costi di 180 milioni nel 2023. Giù in Borsa

Redazione Ansa

I profitti di H&M (Hennes & Mauritz AB) per il terzo trimestre del 2022 chiuso ad agosto sono crollati dell'86%. Il gruppo svedese, secondo al mondo nel mercato della moda, ha dichiarato che il suo utile netto è sceso a 47 milioni di dollari (531 milioni di corone svedesi). Sulle vendite, riporta Bloomberg, pesa la chiusura dei negozi in Russia, costata all'azienda 180 milioni di dollari (2 miliardi di corone). Il gruppo adotterà quindi misure per tagliare i costi da giugno 2023, per un totale di 2 miliardi di corone.
    Dopo l'annuncio, il titolo di H&M è calato del 6,4% alla borsa di Stoccolma, sfiorando un minimo mai raggiunto negli ultimi 18 anni. "Il terzo trimestre è stato in gran parte influenzato dalla nostra decisione di sospendere le vendite in Russia", ha affermato l'amministratore delegato Helena Helmersson in una nota. Il gruppo ha annunciato il suo ritiro da Mosca, dopo la guerra in Ucraina a marzo. Salvo riaprire per "un periodo di tempo limitato" alcuni negozi, per smaltire le scorte rimanenti.
    A scoraggiare i clienti sono però anche l'inflazione e l'aumento dei costi di benzina ed energia: nel terzo trimestre le vendite in volume di H&M sono diminuite del 4%, mentre nel solo mese di settembre il gruppo ha registrato un aumento dei ricavi del 7%. Un risultato troppo timido, secondo Bloomberg, per i piani di Helmersson, che a inizio anno aveva fissato l'ambizioso obiettivo di raddoppiare le vendite entro il 2030, nonostante la concorrenza di Inditex SA, proprietaria di Zara.
    Anche l'aumento degli sconti sull'abbigliamento ha avuto un impatto sul margine lordo. Le previsioni per il quarto trimestre sono molto negative, complice anche la crescita del dollaro, che rende più costosa la produzione.    

Leggi l'articolo completo su ANSA.it