Economia

Borsa: Milano peggiore d'Europa in attesa Fed, male banche

Paga tensione titoli Stato. Cede Mosca dopo referendum Donbass

Redazione Ansa

In attesa delle decisioni in materia di politica monetaria della Federal Reserve, Piazza Affari accusa la tensione sui titoli di Stato con una seduta da Borsa peggiore in Europa: l'indice Ftse Mib ha chiuso in ribasso dell'1,66% a 21.773 punti, l'Ftse All share in calo dell'1,64% a quota 23.648.
    Ma tutti i mercati azionari del Vecchio continente si sono mossi in ribasso: la Borsa di Madrid ha chiuso in calo dell'1,5% e Parigi dell'1,3%, mentre Francoforte ha ceduto un punto percentuale finale, Londra lo 0,6% e Amsterdam lo 0,5%.
    Molto male Mosca dopo l'annuncio dei referendum per l'annessione alla Russia del Donbass e della regione di Kherson: sui timori di un'escalation militare ma anche di un inasprimento delle sanzioni occidentali, l'indice Moex in rubli ha chuso in calo dell'8%, mentre l'Rtsi espresso in dollari ha ceduto il 9%.
    Giornata moto nervosa per il prezzo del gas: dopo una partenza in ribasso il metano ha ondeggiato per tutta la seduta concludendo a 194 euro al megawattora, in aumento del 6% rispetto alla chiusura di ieri. Debole invece il petrolio, che fatica a tenere quota 84 dollari al barile.
    Forti tensioni sui titoli di Stato europei: il rendimento del Btp a 10 anni ha chiuso a un rendimento del 4,17% e un massimo di seduta al 4,22%, il livello più elevato dal 2013, con lo spread che, grazie al contemporaneo rialzo di tutti i tassi sui bond del continente, ha tenuto. Sempre sotto la parità l'euro contro il dollaro, attorno a un livello di 0,997.
    In questo contesto sui listini azionari europei ha spiccato il buon andamento del titolo della holding Porsche, che ha chiuso in crescita del 3,8% dopo che l'Ipo lanciata da Volkswagen ha già raccolto tutta l'offerta pubblica iniziale.
    In Piazza Affari, tra i titoli principali, male Banca Generali (-5,8%), con Mediolanum in ribasso del 4,5% e Fineco del 4%.
    Ancora in scivolata Tim (-3,8% a 0,18 euro), con Intesa scesa del 3,4%. Ha provato a contenere le perdite Unicredit in calo dell'1,5% dopo aver lanciato il servizio 'Swift - Beneficiary Account Pre-validation' per rendere i pagamenti internazionali delle imprese più sicuri. In controtendenza Nexi, salita dell'1,4% finale. 
   

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