Economia

Borsa: Milano sfiora -3% in chiusura, minigreggio frena Eni

Spread sale a 196,2 punti, pesano Tenaris, Iveco e Leonardo

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 05 LUG - Ha chiuso in forte calo Piazza Affari insieme alle consorelle europee e a Wall Street, alla riapertura dopo l'Indipendece Day, per i timori sulla recessione. L'indice Ftse Mib ha lasciato sul campo il 2,99% a 20.705 punti, poco meno del 3%, ma in coda al resto d'Europa, tra scambi in forte ripresa per 2,01 miliardi di euro di controvalore, quasi 700 milioni in più rispetto alla vigilia.
    In rialzo a 196,2 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi contro i 189 punti della chiusura precedente, mentre il rendimento annuo italiano è sceso di 9,1 punti al 3,134%. Se nella prima parte della seduta ha pesato il calo dell'euro ai minimi sul dollaro (1,0238 biglietti verdi per ogni singola moneta unica), in un rapporto ormai quasi paritario, nel finale ha preso il sopravvento il ribasso del greggio, sceso fin sotto quota 100 dollari al barile (Wti) per i timori di un calo dellla domanda in caso di recessione. In particolare, secondo gli anlisti di Citi, le quotazioni dell'oro nero potrebbero scendere fino a 65 dollari al barile e oltre.
    Ne hanno pagato le conseguenze i titoli del settore, da Tenaris (-8,25%), che produce i tubi per gli impianti, a Eni (-5,79%) e Saras (-4,71%). Più cauta Saipem (-2,84%), nell'ultimo giorno di negoziazioni dei diritti sull'aumento di capitale da 2 miliardi di euro (-93,89%).
    Sotto pressione l'intero comparto industriale, da Iveco (-7,64%) a Leonardo (-7,47%), da Cnh (-4,01%) a Stellantis (-3,07%), dopo il calo di oltre il 14% del mercato dell'auto in Francia in giugno, che ha pesato anche su Pirelli (-3,31%).
    Vendite su Tim (-4,58%) a due giorni dal Capital Market Day.
    Pochi i rialzi, limitati ad Amplifon (+2,49%), Diasorin (+0,8%), Terna (+0,19%) e Ferrari (+0,17%). Pesanti i bancari Bper (-5,07%), Banco Bpm (-4,57%), Intesa (-3,12%) e Unicredit (-2,84%). (ANSA).
   

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