Economia

Intesa: Coppola, a Napoli Atlante Farnese apre Galleria

Accordo con Mann e con Capodimonte per lunga storia banche-arte

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 20 MAG - Nella nuova sede a Napoli di Gallerie Italia "si è ora accolti dall'Atlante Farnese, una delle opere più belle dal Mann, poi c'è una pittura meravigliosa del Bellini che arriva da Capodimonte. Opere che fanno essere Galleria Italia nel nome e nel comportamento un legame forte con il mondo artistico italiano". Così Michele Coppola, executive director di arte, cultura e beni storici di Intesa Sanpaolo e direttore delle Gallerie d'Italia celebra l'inaugurazione di oggi della nuova sede di Napoli, in via Teldo 177.
    "Gallerie d'Italia di Napoli - spiega - è la struttura che oggi si inaugura grazie allo straordinario lavoro fatto con Palazzo Zevallos, qui vicino: 15 anni di successo grazie al consolidamento di rapporti con importanti musei al mondo. Questo è lo strumento con cui si certifica il riconoscimento delle grandi realtà culturali internazionali, una cosa che ti fa prendere coraggio, ti fa rendere conto che la risposta della città è forte e che la trasformazione di palazzi monumentali serve ad ampliare l'attività, ad aprirsi a territori, istituzioni culturali, associazionismo".
    Un percorso che ha alle spalle un'ampia storia: "Tra le banche e l'arte e la cultura - spiega Coppola - non nasce oggi il rapporto. Nel nostro Paese c'è una storia di istituti di credito che crescevano nelle proprie comunità e nella crescita quotidiana, intercettando e sostenendo artisti con forme di mecenatismo assoluto. Questo 100 anni prima che l'attenzione di finanza si sviluppasse in tutto il mondo. Intesa Sanpaolo di oggi è il risultato di circa 500 banche con grandi fusioni e anche l'intesa con tante istituzioni finanziarie locali, come casse dei territori di istituti di credito territoriali. E' chiaro che la crescita del gruppo registra anche una parte che fa parte del dna, della storia e per questo oggi c'è la collezione di oltre 35.000 opere nei musei aperti sui quattro musei nei territori, con cui si evidenzia una radice, dando sostanza e forza a una straordinaria storia identitaria italiana". (ANSA).
   

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