Economia

Sindacati revocano lo sciopero del 30 maggio

Rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro del trasporto pubblico locale

Trasporto pubblico

Redazione Ansa

Bene il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro degli autoferrotranvieri-internavigatori (Mobilità area tpl), scaduto il 31 dicembre 2017 e che interessa circa 120 mila lavoratori e lavoratrici del trasporto pubblico locale. Lo affermano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna: pertanto, spiegano, lo sciopero di 24 ore senza fasce di garanzia del prossimo 30 maggio "verrà revocato, avendo chiuso positivamente una lunga vertenza per un contratto scaduto da più di 4 anni". Il contratto ha vigenza dal primo gennaio 2021 al 31 dicembre 2023 e prevede un aumento medio di 110 euro e una tantum di 500 euro per la vacanza contrattuale. 

L'aumento medio- chiariscono - è così suddiviso: 90 euro destinati all'aumento tabellare medio mensile, 8 euro costituiranno la nuova indennità ferie che sarà erogata a ogni giornata fruita per un totale di 25/26 giornate annue e 12 euro mensili destinati all'assistenza sanitaria integrativa, a decorrere dal primo gennaio 2023. "Abbiamo raggiunto l'accordo anche sull'una tantum di 500 euro per la vacanza contrattuale. L'ipotesi di accordo sarà sottoposta a referendum dei lavoratori", proseguono le sigle sindacali. "Alla base del rinnovo, così come richiesto dalle organizzazioni sindacali - concludono - non è stata affrontata una discussione di merito sugli aspetti normativi, rimandandola di fatto a quello che sarà il prossimo rinnovo. Quest'ultimo dovrà traguardare le importanti sfide che attendono il trasporto pubblico locale, nell'attesa della sospirata riforma del settore, ferma in parlamento da quando il professor Bernardo Mattarella ha consegnato alle Camere a settembre 2021 gli esiti della relativa Commissione di studio da lui presieduta".

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