Economia

Borsa: Asia sotto pressione con l'Ucraina, Europa verso calo

Negativi i future su Wall Street, pesa l'attacco alla centrale di Zaporizhzhia

Redazione Ansa

   Seduta da dimenticare per le Borse di Asia e Pacifico in deciso calo con l'inasprirsi del conflitto in Ucraina e le notizie iniziali dell'incendio, poi domato, alla centrale nucleare di Zaporizhzhia bombardata dell'esercito di Mosca. Tokyo in chiusura lascia sul terreno, nell'ultima seduta della settimana, il 2,23%. Pesante anche Hong Kong che cede il 2,69%.

    Shanghai e Shenzhen hanno invece chiuso con una flessione rispettivamente dello 0,96% e dell'1,28% Sydney invece dello 0,57% e Seul dell'1,22%.

    E si preannuncia in deciso calo anche l'Europa, così come sono negativi i future su Wall Street. Sul fronte macro sono attesi alcuni dati macro come la produzione industriale in Francia e le vendite al dettaglio nell'Eurozona mentre è già uscito il dato sul surplus tedesco che a gennaio è salito a 9,4 miliardi di euro dagli 8,1 del mese di dicembre. 

La Borsa di Mosca resta chiusa per il quinto giorno consecutivo, segnando un record nella storia del Paese. E' quanto scrive Bloomberg citando la Banca centrale russa. Dall'ultima volta che la Piazza di Mosca è stata aperta, i i titoli russi quotati a Londra hanno azzerato il proprio valore, prima di essere sospesi. Le aziende europee esposte in Russia hanno perso più di 100 miliardi di dollari di valore.

Il rublo resta debole sul dollaro ma recupera. La moneta russa, che prima della guerra in Ucraina trattava a 75 sul dollaro, viene scambiata a 110 sul biglietto verde, dopo i 117 di ieri.

Avvio di giornata contrastato per la moneta unica europea. L'euro scende nei confronti del dollaro a 1,1010 con un calo dello 0,5% rispetto alle quotazioni di ieri sera dopo la chiusura di Wall street. Sullo yen la moneta unica europea si apprezza invece dello 0,5% a 127,13.

Avvio di giornata in lieve rialzo per lo spread tra Btp e Bund tedesco che segna 156,8 punti a fronte dei 155 ,6 della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano è all'1,57%.

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