(ANSA) - MILANO, 24 FEB - Sprofondano le Borse europee a metà
seduta mentre le truppe russe stanno entrando in Ucraina da tre
fronti in quella che si sta rivelando come la peggiore crisi in
Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale.
Francoforte cede il 5%, Parigi il 4,9%, Londra il 3,1% con
Piazza Affari che indossa la maglia nera (-5,1%). Gli
investitori, come già in Asia e come accadrà tra meno di due ore
negli Usa (i future sugli indici di Wall Street cedono oltre il
2%), fuggono dal rischio acquistando beni rifugio come l'oro
(salito a 1.970 dollari l'oncia) e i titoli di Stato, con il
Treasury americani e il bund tedesco, i cui rendimenti sono in
calo, rispettivamente, di 13 e 10 punti base, in testa agli
acquisti.
La prospettiva di uno scontro tra l'Occidente e uno dei
principali esportatori di petrolio e gas ha fatto impennare i
prezzi dei prodotti energetici, con il brent che ha sfondato i
105 dollari al barile e il wti i 100 dollari, ai massimi dal
2014. I future sul gas vengono scambiati a 117,2 euro al
megawattora (+32%) sul mercato di Amsterdam, che funge da
benchmark per il prezzo del gas europeo. Ma volano i prezzi
delle principali materie prime, inclusi i generi alimentari, con
il rischio di accelerare la spirale inflattiva messa in moto dal
Covid.
Ma Mosca, almeno sui mercati, è anche vittima
dell'aggressione decisa dal presidente Vladimir Putin. Il
listino moscovita sta infatti perdendo un terzo del suo valore
(-33%), bruciando oltre 200 miliardi di dollari di
capitalizzazione mentre il rublo perde il 3,8% sul dollaro con
cui scambia a 3,5%. Intanto il rendimento dei titoli di Stato
ucraini è esploso di altri 679 punti base, schizzando al 21,2%.
(ANSA).
Borsa: Europa sprofonda, Francoforte -5%. Mosca perde il 33%
Russia brucia 200 mld. Milano maglia nera. Rally gas e petrolio