Economia

Rendimento del Btp tocca 2%, prima volta dal maggio 2020

Risale il prezzo del petrolio

Redazione Ansa

Il rendimento del Btp decennale torna a toccare la soglia psicologica del 2%, per poi ritracciare all'1,97%. E' la prima volta da maggio 2020 che accade. Lo spread con il bund tedesco si allarga di un punto base, a quota 166 punti. 

   Il rialzo riflette i timori degli investitori per una progressiva riduzione degli acquisti di bond da parte della Bce nei prossimi mesi. Un timore alimentato ieri dalle parole del membro del Consiglio direttivo e presidente della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau, che, in un intervento alla London School of Economics, ha detto che Francoforte potrebbe terminare gli acquisti di asset del programma convenzionale 'App' già nel terzo trimestre del 2022.
"Credo ancora che sia utile avere un po' di transizione tra la fine degli acquisti netti del Pepp (il piano pandemico, ndr.) a marzo e la fine del acquisti netti del piano App", ha detto Villeroy aggiungendo che a un certo punto si potrebbe iniziare a discutere di fare terminare "gli acquisti nel terzo trimestre".

Le Borse europee restano in allerta, nonostante i segnali di disgelo sul fronte Ucraino, dove la Russia ha ritirato parte delle sue truppe. I listini segnano rialzi modesti, con Parigi e Francoforte che avanzano dello 0,3% mentre Londra si appiattisce con Milano. Piazza Affari viene appesantita dal calo dei titoli bancari che scontano il rialzo dei rendimenti dei Btp, saliti in mattinata fino al 2%, livello che non toccavano da maggio 2020. Mps cede il 2,6%, Unicredit l'1,4%, Banco Bpm l'1,3% mentre Intesa l'1%. I timori per una guerra alle porte dell'Europa si mescolano a quelli per una corsa dei prezzi che pare inarrestabile e potrebbe costringere la Bce ad anticipare una stretta monetaria che la vede in ritardo rispetto alle altre banche centrali. Oggi l'inflazione in Gran Bretagna ha segnato a gennaio un balzo del 5,5%, il più alto da trent'anni mentre c'è attesa per le minute della Fed che verranno pubblicate stasera e che potrebbero dare nuove indicazioni sull'aumento dei tassi e la riduzione dell'acquisto di asset da parte della Fed. Il petrolio è in recupero (+1,2%) dopo lo scivolone di ieri con il wti che torna sopra quota 93,1 dollari e il Brent sopra i 94,3, spingendo al rialzo i titoli dell'energia, miglior comparto in Europa (+1,2% l'indice Stoxx di settore) davanti a quelli dell'informatica (+0,7%). In calo a 68 euro (-3,6%) le quotazioni del gas naturale ad Amsterdam.

Risale il prezzo del petrolio. Il Wti con consegna a marzo è quotato a 92,37 dollari, in rialzo dello 0,33% mentre il Brent segna 93,63 dollari, con un guadagno dello 0,38%.

La Borsa di Tokyo termina gli scambi in netto rialzo con gli investitori che tornano sul mercato dopo l'allentamento delle tensioni al confine con l'Ucraina. L'indice di riferimento Nikkei segna un aumento del 2,22%, a quota 27.460,40, aggiungendo quasi 600 punti. Sul mercato valutario lo yen è poco variato sul dollaro, scambiando a 115,60, e sull'euro a 131,30.
   

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