Economia

Tlc, Giomi (Agcom): 'Su bandi isole mai aperti dossier'

Dichiarazioni rilasciate da un componente non investono Autorità

Redazione Ansa

Nei giorni scorsi gli organi di informazione hanno riportato di un fronte aperto di Agcom nei confronti del Governo in merito ad una presunta insostenibilità delle condizioni di partecipazione ai bandi di gara per la realizzazione di collegamenti in banda ultra-larga delle isole minori.
    A questo proposito la Commissaria dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Elisa Giomi dichiara oggi in una nota: "L'AGCOM non ha mai aperto dossier finalizzati a valutare i contenuti dei bandi del Governo". Giomi ha poi sottolineato: "Va da sé che le dichiarazioni rilasciate da uno dei componenti non investono sotto alcun profilo l'Autorità. Tanto più quando vengono mosse critiche nei confronti dell'azione di governo tramite l'utilizzo di immagini suggestive come il 'suono pericoloso di un insistente campanello d'allarme', del tutto inopportune in virtù del fatto che per statuto AGCOM è chiamata a non interferire con le iniziative politiche del Governo".
    "Nei bandi relativi all'erogazione di fondi pubblici, l'AGCOM di norma non deve intervenire a monte nella corretta definizione dei bandi di gara ma a valle degli stessi, per garantire a tutti gli operatori un accesso a condizioni eque e ragionevoli alle reti realizzate dai vincitori delle procedure di gara" prosegue Giomi. "Appare quindi inspiegabile che su questioni che invece investono in pieno l'Autorità per competenza, come le linee guida approvate nella seduta del 16 dicembre 2021 per le Condizioni di accesso wholesale alle reti a banda ultra-larga destinatarie di contributi pubblici, l'organo decisionale di Agcom abbia potuto esaminare la relativa documentazione in soli tre giorni, senza concedere alcun rinvio e senza ulteriori possibilità di confronto, mentre approfonditi sono stati i rilievi degli operatori coinvolti nella consultazione pubblica".
    "Solo un'Autorità indipendente che svolga una funzione di presidio credibile per trasparenza, imparzialità ed efficienza, senza operare ingerenze o sovrapposizioni con la politica, potrà garantire in questo contesto storico il corretto utilizzo dei fondi del PNRR e il corretto svolgimento delle gare pubbliche, a tutela di tutti gli operatori e dell'interesse collettivo" ha infine concluso la Commissaria. 

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